La corretta identificazione di un busto in terracotta conservato presso il Museo dell’Opera del Duomo di Siena come un sant’Antonio Abate ha permesso di rintracciarne la provenienza, la funzione e dunque la committenza. Si tratta del frammento di una scultura in terracotta vista da Monsignor Bossio durante la Visita pastorale del 1575, sull’altar maggiore di una piccola chiesa gestita dai canonici regolari di sant’Antonio che vissero a partire dal 1493. Questa indicazione cronologica, l’alta qualità e le caratteristiche formali della scultura ci hanno permesso di proporre Francesco di Giorgio Martini come autore dell’opera.
Gianni, A. (2015). Indagine intorno a una scultura inedita senese di fine Quattrocento raffigurante Sant'Antonio Abate. ICONOGRAPHICA, 14(1), 168-173.
Indagine intorno a una scultura inedita senese di fine Quattrocento raffigurante Sant'Antonio Abate
GIANNI, ALESSANDRA
2015-01-01
Abstract
La corretta identificazione di un busto in terracotta conservato presso il Museo dell’Opera del Duomo di Siena come un sant’Antonio Abate ha permesso di rintracciarne la provenienza, la funzione e dunque la committenza. Si tratta del frammento di una scultura in terracotta vista da Monsignor Bossio durante la Visita pastorale del 1575, sull’altar maggiore di una piccola chiesa gestita dai canonici regolari di sant’Antonio che vissero a partire dal 1493. Questa indicazione cronologica, l’alta qualità e le caratteristiche formali della scultura ci hanno permesso di proporre Francesco di Giorgio Martini come autore dell’opera.File | Dimensione | Formato | |
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