La ridipintura degli incarnati delle due maestà senesi di Coppo di Marcovaldo ai Servi e di Guido in S. Domenico tradizionalmente motivate dalla critica con esigenze di aggiornamento stilistico sono state prese in esame per approfondirne le motivazioni. Si sono presi in esame dodici casi di ridipinture medievali. Di ciascuno si sono ricostruite le motivazioni che risultano sempre di due sole nature: a) di carattere conservativo, e dunque per restaurare danni alla superficie pittorica, b) di carattere iconografico, necessità di cambiare il soggetto o certi particolari per ragioni legate al culto. Dunque mai per ragioni legate allo stile. Ciò ha consentito di formulare anche per le ridipinture delle due Madonne senesi necessità di carattere devozionale e cioè l’esigenza di far assomigliare i volti a quello della Maestà di Duccio che in quegli anni attirava la devozione del pubblico senese. Si lasciarono intatte le altre parti poiché la coerenza stilistica non interessava ai committenti. Corollario: la devozione alla Maestà può spiegare il conservatorismo dei pittori ducceschi che continuarono a realizzare Madonne duccesche fino alla metà del Trecento nonostante l’affermarsi di personalità artistiche rivoluzionarie. Lo studio delle ragioni devozionali che stanno a monte della produzione artistica non ha soltanto un valore per l’antropologia e l’iconografia ma getta luce spesso sullo studio dello stile. The aim of this research is to analyze the repainting of the faces and the hands of the Guido’s and Coppo’s Madonne in Siena (S. Dominic and Servi), traditionally due to needs of modernizing, to find the real causes of this practice . This study looks into twelve cases of medieval repaintings that have been made because of two reasons: a) to restore the painting,2) to change the subject to religious purposes. So the mediaeval repaintings never been done for stylistic reasons So We can thing that also the sienese Madonne have been repainted because of devotional reasons namely the similarity with Duccio’s Maestà. At the beginnings of 13th century this image attracted of the Sienese public’s devotion. The remaining pictorial surfaces were laid intact because of the committee didn’t interest in modernizations . Appendix: the devotion to Duccio’s Maestà can explain the Duccesque paitings’ conservatism. They continued to realized Duccesque Madonne until in the middle of 13th century although the achievement of new artists in that time. The focuis on the devotional reasons of the committee enlightens not only on the anthropologic, iconographic and iconologic aspects but, in some cases, also on the stylistic evolution of the art.
Gianni, A. (2012). Le ridipinture delle Madonne di Coppo di Marcovaldo e di Guido da Siena: aggiornamento stilistico o esigenze devozionali ?. ICONOGRAPHICA, X-XI, 70-83.
Le ridipinture delle Madonne di Coppo di Marcovaldo e di Guido da Siena: aggiornamento stilistico o esigenze devozionali ?
GIANNI, ALESSANDRA
2012-01-01
Abstract
La ridipintura degli incarnati delle due maestà senesi di Coppo di Marcovaldo ai Servi e di Guido in S. Domenico tradizionalmente motivate dalla critica con esigenze di aggiornamento stilistico sono state prese in esame per approfondirne le motivazioni. Si sono presi in esame dodici casi di ridipinture medievali. Di ciascuno si sono ricostruite le motivazioni che risultano sempre di due sole nature: a) di carattere conservativo, e dunque per restaurare danni alla superficie pittorica, b) di carattere iconografico, necessità di cambiare il soggetto o certi particolari per ragioni legate al culto. Dunque mai per ragioni legate allo stile. Ciò ha consentito di formulare anche per le ridipinture delle due Madonne senesi necessità di carattere devozionale e cioè l’esigenza di far assomigliare i volti a quello della Maestà di Duccio che in quegli anni attirava la devozione del pubblico senese. Si lasciarono intatte le altre parti poiché la coerenza stilistica non interessava ai committenti. Corollario: la devozione alla Maestà può spiegare il conservatorismo dei pittori ducceschi che continuarono a realizzare Madonne duccesche fino alla metà del Trecento nonostante l’affermarsi di personalità artistiche rivoluzionarie. Lo studio delle ragioni devozionali che stanno a monte della produzione artistica non ha soltanto un valore per l’antropologia e l’iconografia ma getta luce spesso sullo studio dello stile. The aim of this research is to analyze the repainting of the faces and the hands of the Guido’s and Coppo’s Madonne in Siena (S. Dominic and Servi), traditionally due to needs of modernizing, to find the real causes of this practice . This study looks into twelve cases of medieval repaintings that have been made because of two reasons: a) to restore the painting,2) to change the subject to religious purposes. So the mediaeval repaintings never been done for stylistic reasons So We can thing that also the sienese Madonne have been repainted because of devotional reasons namely the similarity with Duccio’s Maestà. At the beginnings of 13th century this image attracted of the Sienese public’s devotion. The remaining pictorial surfaces were laid intact because of the committee didn’t interest in modernizations . Appendix: the devotion to Duccio’s Maestà can explain the Duccesque paitings’ conservatism. They continued to realized Duccesque Madonne until in the middle of 13th century although the achievement of new artists in that time. The focuis on the devotional reasons of the committee enlightens not only on the anthropologic, iconographic and iconologic aspects but, in some cases, also on the stylistic evolution of the art.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.
https://hdl.handle.net/11365/45198
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