(Introduzione) Il progetto “Dalla Cava alla Brocca” nacque verso la fine del 1995 da un esiguo gruppo di persone provenienti da ambiti assai diversi, ma interessate a vario titolo ai molteplici aspetti che possono riguardare il mondo della ceramica. In particolare, l’idea che sta alla base del progetto è quella della realizzazione di oggetti in ceramica facendo uso pressoché esclusivo di materiali di fortuna, ripercorrendo cioè tappe e problematiche analoghe a quelle di culture primitive (antiche o odierne) dedite a questa attività: dalla raccolta delle materie prime, alla foggiatura di oggetti, alla realizzazione di forni per la cottura. La diversità delle competenze coinvolte ha fatto sí che si instaurasse fin dall’inizio un proficuo scambio di conoscenze tra coloro che, di volta in volta, hanno partecipato agli incontri informali che hanno dato vita al progetto: gli argomenti di discussione hanno cosí spaziato dagli aspetti prettamente pratici sulla lavorazione dell’argilla fino alle basi scientifiche su impasti, reazioni chimiche e transizioni mineralogiche che avvengono durante la cottura. La prima esperienza del dicembre 1995 è stata seguita da varie altre, con crescente partecipazione di appassionati e anche di archeologi. Questi ultimi risultavano particolarmente interessati alla riproduzione di forni d’epoca per le loro ricerche relative alla fabbricazione di ceramiche nell’antichità. In questo articolo sono riportate le attività sperimentali svolte nell’ambito delle campagne di lavoro effettuate dal dicembre 1995 fino al luglio 2000.
Gregorkiewitz, M., Mugnaini, S., Anselmi, B. (2006). "Dalla cava alla brocca": un progetto ludico-scientifico sulla cottura della ceramica con mezzi di fortuna (campagne di lavoro 1995-2000). ETRURIANATURA, 3, 88-95.
"Dalla cava alla brocca": un progetto ludico-scientifico sulla cottura della ceramica con mezzi di fortuna (campagne di lavoro 1995-2000)
GREGORKIEWITZ, M.;MUGNAINI, S.;
2006-01-01
Abstract
(Introduzione) Il progetto “Dalla Cava alla Brocca” nacque verso la fine del 1995 da un esiguo gruppo di persone provenienti da ambiti assai diversi, ma interessate a vario titolo ai molteplici aspetti che possono riguardare il mondo della ceramica. In particolare, l’idea che sta alla base del progetto è quella della realizzazione di oggetti in ceramica facendo uso pressoché esclusivo di materiali di fortuna, ripercorrendo cioè tappe e problematiche analoghe a quelle di culture primitive (antiche o odierne) dedite a questa attività: dalla raccolta delle materie prime, alla foggiatura di oggetti, alla realizzazione di forni per la cottura. La diversità delle competenze coinvolte ha fatto sí che si instaurasse fin dall’inizio un proficuo scambio di conoscenze tra coloro che, di volta in volta, hanno partecipato agli incontri informali che hanno dato vita al progetto: gli argomenti di discussione hanno cosí spaziato dagli aspetti prettamente pratici sulla lavorazione dell’argilla fino alle basi scientifiche su impasti, reazioni chimiche e transizioni mineralogiche che avvengono durante la cottura. La prima esperienza del dicembre 1995 è stata seguita da varie altre, con crescente partecipazione di appassionati e anche di archeologi. Questi ultimi risultavano particolarmente interessati alla riproduzione di forni d’epoca per le loro ricerche relative alla fabbricazione di ceramiche nell’antichità. In questo articolo sono riportate le attività sperimentali svolte nell’ambito delle campagne di lavoro effettuate dal dicembre 1995 fino al luglio 2000.File | Dimensione | Formato | |
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