La riflessione di Romano Guardini sulla fine dell'epoca moderna rappresenta un viaggio intellettuale di straordinaria profondità, capace di interrogare le radici stesse della nostra civiltà e di proiettare uno sguardo lucido verso il futuro. In un tempo in cui la tecnica e il potere sembrano dominare ogni aspetto della vita umana, Guardini ci invita a una presa di coscienza radicale: non possiamo limitarci a subire le trasformazioni del mondo, ma dobbiamo imparare a governarle con responsabilità e coraggio. Questo studio esplora con rigore e sensibilità il pensiero di Guardini, mettendo in luce il suo approccio unico alla storia, alla tecnica e al potere. Attraverso un'analisi che spazia dalla crisi delle idee moderne di natura, soggetto e cultura, fino alla tensione utopica verso un nuovo ethos del potere, l'autore ci guida alla scoperta di un pensiero che, pur radicato nella tradizione cristiana, si apre a una dimensione universale. Guardini non si limita a diagnosticare la crisi della modernità; egli propone una visione di speranza, fondata sulla responsabilità dell'uomo libero e sulla capacità di trasformare il potere in uno strumento al servizio della dignità umana. La sua riflessione sull'Europa, intesa come spazio storico determinato dalla figura di Cristo, ci offre una prospettiva profonda e attuale per affrontare le sfide globali del nostro tempo. Questo saggio non è solo un contributo accademico, ma un invito a riflettere sul nostro ruolo nella storia e sulla necessità di un nuovo rapporto tra uomo, tecnica e potere. Esso intende parlare al cuore e alla mente, cercando di stimolare una rinnovata consapevolezza del nostro tempo e delle responsabilità che esso ci impone.
Bezzini, L. (1991). Tecnica e potere nella riflessione di Romano Guardini sulla fine dell’epoca moderna. ANNALI DELLA FACOLTÀ DI LETTERE E FILOSOFIA. UNIVERSITÀ DI SIENA, 12, 173-198.
Tecnica e potere nella riflessione di Romano Guardini sulla fine dell’epoca moderna
Bezzini, Luca
1991-01-01
Abstract
La riflessione di Romano Guardini sulla fine dell'epoca moderna rappresenta un viaggio intellettuale di straordinaria profondità, capace di interrogare le radici stesse della nostra civiltà e di proiettare uno sguardo lucido verso il futuro. In un tempo in cui la tecnica e il potere sembrano dominare ogni aspetto della vita umana, Guardini ci invita a una presa di coscienza radicale: non possiamo limitarci a subire le trasformazioni del mondo, ma dobbiamo imparare a governarle con responsabilità e coraggio. Questo studio esplora con rigore e sensibilità il pensiero di Guardini, mettendo in luce il suo approccio unico alla storia, alla tecnica e al potere. Attraverso un'analisi che spazia dalla crisi delle idee moderne di natura, soggetto e cultura, fino alla tensione utopica verso un nuovo ethos del potere, l'autore ci guida alla scoperta di un pensiero che, pur radicato nella tradizione cristiana, si apre a una dimensione universale. Guardini non si limita a diagnosticare la crisi della modernità; egli propone una visione di speranza, fondata sulla responsabilità dell'uomo libero e sulla capacità di trasformare il potere in uno strumento al servizio della dignità umana. La sua riflessione sull'Europa, intesa come spazio storico determinato dalla figura di Cristo, ci offre una prospettiva profonda e attuale per affrontare le sfide globali del nostro tempo. Questo saggio non è solo un contributo accademico, ma un invito a riflettere sul nostro ruolo nella storia e sulla necessità di un nuovo rapporto tra uomo, tecnica e potere. Esso intende parlare al cuore e alla mente, cercando di stimolare una rinnovata consapevolezza del nostro tempo e delle responsabilità che esso ci impone. | File | Dimensione | Formato | |
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