Come effetto di una visione organicistica della Natura, il mondo pliniano è pensato come un corpo vivente, i cui confini sono come articolazioni e giunture che, allo stesso tempo, separano e uniscono i territori individuati dalla descriptio dei libri III-VI. Quest’ottica anatomica contribuisce a connotare lo spazio dominato da Roma come entità ‘deframmentata’ all’interno della quale si dispiega una umanità potenzialmente uniforme. È per questo motivo che la geografia pliniana si costruisce come un discorso ‘non etnografico’, in cui le curiosità e le notizie mirabili sono registrate solo per marcare quelle che vengono pensate come le frontiere del mondo, al di là delle quali si colloca ora ciò che non è umanamente conoscibile, ora il selvatico e il ferino.
Li Causi, P. (2023). Parti del mondo: logiche del confine e della frontiera nella sezione geografica della Naturalis Historia di Plinio il Vecchio. CLASSICO CONTEMPORANEO, 9, 1-35.
Parti del mondo: logiche del confine e della frontiera nella sezione geografica della Naturalis Historia di Plinio il Vecchio
Li Causi, Pietro
2023-01-01
Abstract
Come effetto di una visione organicistica della Natura, il mondo pliniano è pensato come un corpo vivente, i cui confini sono come articolazioni e giunture che, allo stesso tempo, separano e uniscono i territori individuati dalla descriptio dei libri III-VI. Quest’ottica anatomica contribuisce a connotare lo spazio dominato da Roma come entità ‘deframmentata’ all’interno della quale si dispiega una umanità potenzialmente uniforme. È per questo motivo che la geografia pliniana si costruisce come un discorso ‘non etnografico’, in cui le curiosità e le notizie mirabili sono registrate solo per marcare quelle che vengono pensate come le frontiere del mondo, al di là delle quali si colloca ora ciò che non è umanamente conoscibile, ora il selvatico e il ferino.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/11365/1260840