Il saggio è dedicato a Benincasa d’Arezzo, giurista menzionato da Dante all’inizio del canto VI del Purgatorio e altrimenti noto come Benincasa da Laterina nella letteratura dantesca. Grazie all’esame congiunto dei documenti d’archivio, del secolare commento alla Commedia e di alcune fonti giuridiche sono stati ricostruiti i legami del giurista con il castello di Laterina (Arezzo), luogo di origine del padre, la duplice relazione con Francesco d’Accursio, di cui Benincasa è stato prima allievo e poi collega, e la carriera di docente svoltasi tra Arezzo e Bologna. Negli anni Ottanta del Duecento l’Aretino è attestato come giudice assessore dei podestà di Siena (1282, 1283 e 1285) e Bologna (1286), con un significativo ruolo tecnico e politico nel contesto dell’alleanza guelfa ultraregionale e delle relazioni personali intessute con due esponenti della casata dei Guidi, conti palatini in Tuscia. L’esame del commento antico alla Commedia, ove spicca la tradizione esegetica comune all’Anonimo Lombardo e al commento del giurista Alberico da Rosciate, ha contribuito a chiarire le circostanze della morte di Benincasa (post 1286 - ante 1292), a causa di un omicidio compiuto per vendetta da Ghino di Tacco durante un’udienza, verosimilmente a Perugia. Tra le testimonianze sull’attività dottrinale del giurista, il manoscritto 285 del Collegio di Spagna di Bologna ha permesso di individuare circa sessanta additiones sul Digestum Vetus, due delle quali autografe, riconducibili all’insegnamento bolognese di Benincasa d’Arezzo, che vanno ad aggiungersi alla quæstio oxoniense e al consilium sul castello di Monterotondo già noti. Una quæstio disputata autografa in tema di evizione è parzialmente confluita, sotto il nome di Francesco d’Accursio, nel Tractatus de guarentigiato instrumento attribuito a Guido da Suzzara. This essay focuses on Benincasa d’Arezzo, a jurist mentioned by Dante in the Purgatorio at the beginning of Canto VI, who is otherwise known as Benincasa da Laterina by the scholars of Dante’s Commedia. Through the Purgatorio, we reconstructed some links with the Laterina castle (Arezzo), wich was the place of origin of the jurist’s father. Benincasa has first been a student and then a colleague of Francesco d’Accursio, and he has teached in Arezzo and in Bologna. Later, between 1282 and 1286, Benincasa has carried out the role of judex assessor of the podestà in Siena and in Bologna, playing also significantly a technical and political role in the context of the ultra-regional Guelph alliance, and in view of the personal relationships with two members of the Guidi family, conti palatini in Tuscia. The death of Benincasa (post 1286 - ante 1292) is described by the various commentators of the Commedia. In particular, Anonimo Lombardo and Alberico da Rosciate add some interesting details to the story: the jurist has been murdered by Ghino di Tacco during a court hearing, probably in Perugia. In addition to the quæstio oxoniense and to the consilium regarding the Monterotondo castle, already known, around sixty Benincasa’s additiones on Digestum Vetus have been found in the manuscript 285, held by Collegio di Spagna in Bologna. The Tractatus de guarentigiato instrumento, attributed to Guido da Suzzara, contains a quæstio disputata about the topic of eviction, wich took place in Bologna between Benincasa d’Arezzo and Francesco d’Accursio.

Mordini, M. (2021). Tra fonti letterarie e fonti giuridiche: una nuova biografia di Benincasa d’Arezzo iuris professor. RIVISTA INTERNAZIONALE DI DIRITTO COMUNE, 32, 75-115.

Tra fonti letterarie e fonti giuridiche: una nuova biografia di Benincasa d’Arezzo iuris professor

Maura Mordini
2021-01-01

Abstract

Il saggio è dedicato a Benincasa d’Arezzo, giurista menzionato da Dante all’inizio del canto VI del Purgatorio e altrimenti noto come Benincasa da Laterina nella letteratura dantesca. Grazie all’esame congiunto dei documenti d’archivio, del secolare commento alla Commedia e di alcune fonti giuridiche sono stati ricostruiti i legami del giurista con il castello di Laterina (Arezzo), luogo di origine del padre, la duplice relazione con Francesco d’Accursio, di cui Benincasa è stato prima allievo e poi collega, e la carriera di docente svoltasi tra Arezzo e Bologna. Negli anni Ottanta del Duecento l’Aretino è attestato come giudice assessore dei podestà di Siena (1282, 1283 e 1285) e Bologna (1286), con un significativo ruolo tecnico e politico nel contesto dell’alleanza guelfa ultraregionale e delle relazioni personali intessute con due esponenti della casata dei Guidi, conti palatini in Tuscia. L’esame del commento antico alla Commedia, ove spicca la tradizione esegetica comune all’Anonimo Lombardo e al commento del giurista Alberico da Rosciate, ha contribuito a chiarire le circostanze della morte di Benincasa (post 1286 - ante 1292), a causa di un omicidio compiuto per vendetta da Ghino di Tacco durante un’udienza, verosimilmente a Perugia. Tra le testimonianze sull’attività dottrinale del giurista, il manoscritto 285 del Collegio di Spagna di Bologna ha permesso di individuare circa sessanta additiones sul Digestum Vetus, due delle quali autografe, riconducibili all’insegnamento bolognese di Benincasa d’Arezzo, che vanno ad aggiungersi alla quæstio oxoniense e al consilium sul castello di Monterotondo già noti. Una quæstio disputata autografa in tema di evizione è parzialmente confluita, sotto il nome di Francesco d’Accursio, nel Tractatus de guarentigiato instrumento attribuito a Guido da Suzzara. This essay focuses on Benincasa d’Arezzo, a jurist mentioned by Dante in the Purgatorio at the beginning of Canto VI, who is otherwise known as Benincasa da Laterina by the scholars of Dante’s Commedia. Through the Purgatorio, we reconstructed some links with the Laterina castle (Arezzo), wich was the place of origin of the jurist’s father. Benincasa has first been a student and then a colleague of Francesco d’Accursio, and he has teached in Arezzo and in Bologna. Later, between 1282 and 1286, Benincasa has carried out the role of judex assessor of the podestà in Siena and in Bologna, playing also significantly a technical and political role in the context of the ultra-regional Guelph alliance, and in view of the personal relationships with two members of the Guidi family, conti palatini in Tuscia. The death of Benincasa (post 1286 - ante 1292) is described by the various commentators of the Commedia. In particular, Anonimo Lombardo and Alberico da Rosciate add some interesting details to the story: the jurist has been murdered by Ghino di Tacco during a court hearing, probably in Perugia. In addition to the quæstio oxoniense and to the consilium regarding the Monterotondo castle, already known, around sixty Benincasa’s additiones on Digestum Vetus have been found in the manuscript 285, held by Collegio di Spagna in Bologna. The Tractatus de guarentigiato instrumento, attributed to Guido da Suzzara, contains a quæstio disputata about the topic of eviction, wich took place in Bologna between Benincasa d’Arezzo and Francesco d’Accursio.
2021
Mordini, M. (2021). Tra fonti letterarie e fonti giuridiche: una nuova biografia di Benincasa d’Arezzo iuris professor. RIVISTA INTERNAZIONALE DI DIRITTO COMUNE, 32, 75-115.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11365/1175403