L’archeologia non è un'attività innocente. Ricostruzione e propaganda in Germania nel primo quarantennio del XX secolo.

L’articolo concerne una tematica di grande importanza nell’Archeologia tout court e soprattutto in ambito di Archeologia Pubblica : l’uso politico della storia e la comunicazione a essa collegata. Prendendo il caso tedesco si intende mostrare in chiave di “cultura materiale” come i dati archeologici furono costantemente oggetto di narrazioni mirate e falsate che investirono sistematicamente tutti gli aspetti culturali e divulgativi, andando oltre qualsiasi concetto di etica della ricerca e della sua divulgazione. Si affronta un caso modello di quel nazionalismo che agisce politicamente sulla nazione facendone la base di ogni appartenenza e identità politica ; l’elaborazione di eventi e tradizioni astoriche ma con natura rituale o simbolica tramite i quali il potere ottiene il controllo sociale, creando un filo diretto e vivo con un passato mai esistito ma creato ad arte, talvolta con convinzione.