Introduzione: La neurocisticercosi (NCC) è la più comune infezione elmintica del sistema nervoso centrale ed una delle principali cause di epilessia acquisita in paesi a risorse limitate. In Europa sono in aumento i casi di importazione. La diagnosi non è sempre agevole e la sua gestione richiede un approccio multidisciplinare. Obiettivo: Descriviamo un caso di verosimile NCC in una paziente recentemente immigrata che ha presentato crisi comiziale generalizzata. Caso clinico: paziente di 21 anni proveniente dal Togo, in Italia dal 2017, giunta a ricovero per primo episodio di crisi epilettica generalizzata. Non precedenti degni di nota. All’ingresso in Ospedale la paziente era apiretica, in buone condizioni cliniche, in assenza di deficit neurologici e segni meningei. Le indagini radiologiche (TC, RMN) hanno evidenziato la presenza di puntiformi calcificazioni in sede cortico-sottocorticale temporale biemisferica e corticale-parietale-posteriore con segni di edema vasogenico e captazione con aspetto “a anello” di dimensioni dai 4 ai 7 mm. L’EEG ha mostrato rara attività parossistica in regione frontale biemisferica. La visita oculistica non ha evidenziato anomalie. La TC total body e la RMN midollo spinale non hanno evidenziato segni di patologia o localizzazione extra-encefalica. Nella norma gli esami ematici. Tra le indagini microbiologiche: negative sierologie per Cisticerco (EITB), Echinococco, HIV, Toxoplasma, Borrelia, Ameba, CMV, VZV. L’esame coproparassitologico è risultato negativo. Nella norma l’analisi del liquor. Alla luce del quadro clinico- strumentale, applicando due diversi set di criteri diagnostici disponibili in letteratura, è stato possibile porre diagnosi di probabile NCC intraparenchimale. Data la natura calcifica delle lesioni cerebrali non è stato intrapreso trattamento antiparassitario, ma sola terapia antiepilettica (levetiracetam), in accordo con attuali raccomandazioni. La paziente è attualmente in follow-up clinico e strumentale e non ha presentato ulteriori crisi comiziali. Conclusione: Il caso descritto appare compatibile con NCC intraparenchimale con lesioni calcificate per le quali, accanto al trattamento antiepilettico, non viene suggerita terapia antiparassitaria. Indipendentemente dalla negatività delle indagini sierologiche (fino al 50% dei casi in presenza di forme inattive), la NCC deve essere considerata nella diagnosi differenziale, in soggetti provenienti da area endemica soprattutto a fronte di un quadro clinico, epidemiologico e neuroradiologico, compatibili.
Cassol, C., Stella, G., Masini, M., Spertilli Raffaelli, C., Lanari, A., Modica, S., et al. (2019). Crisi comiziale generalizzata in giovane paziente proveniente dal Togo, 1-1.
Crisi comiziale generalizzata in giovane paziente proveniente dal Togo
C. Cassol;G. Stella;M. Masini;C. Spertilli Raffaelli;A. Lanari;S. Modica;L. Zammarchi;F. Montagnani;G. Zanelli
2019-01-01
Abstract
Introduzione: La neurocisticercosi (NCC) è la più comune infezione elmintica del sistema nervoso centrale ed una delle principali cause di epilessia acquisita in paesi a risorse limitate. In Europa sono in aumento i casi di importazione. La diagnosi non è sempre agevole e la sua gestione richiede un approccio multidisciplinare. Obiettivo: Descriviamo un caso di verosimile NCC in una paziente recentemente immigrata che ha presentato crisi comiziale generalizzata. Caso clinico: paziente di 21 anni proveniente dal Togo, in Italia dal 2017, giunta a ricovero per primo episodio di crisi epilettica generalizzata. Non precedenti degni di nota. All’ingresso in Ospedale la paziente era apiretica, in buone condizioni cliniche, in assenza di deficit neurologici e segni meningei. Le indagini radiologiche (TC, RMN) hanno evidenziato la presenza di puntiformi calcificazioni in sede cortico-sottocorticale temporale biemisferica e corticale-parietale-posteriore con segni di edema vasogenico e captazione con aspetto “a anello” di dimensioni dai 4 ai 7 mm. L’EEG ha mostrato rara attività parossistica in regione frontale biemisferica. La visita oculistica non ha evidenziato anomalie. La TC total body e la RMN midollo spinale non hanno evidenziato segni di patologia o localizzazione extra-encefalica. Nella norma gli esami ematici. Tra le indagini microbiologiche: negative sierologie per Cisticerco (EITB), Echinococco, HIV, Toxoplasma, Borrelia, Ameba, CMV, VZV. L’esame coproparassitologico è risultato negativo. Nella norma l’analisi del liquor. Alla luce del quadro clinico- strumentale, applicando due diversi set di criteri diagnostici disponibili in letteratura, è stato possibile porre diagnosi di probabile NCC intraparenchimale. Data la natura calcifica delle lesioni cerebrali non è stato intrapreso trattamento antiparassitario, ma sola terapia antiepilettica (levetiracetam), in accordo con attuali raccomandazioni. La paziente è attualmente in follow-up clinico e strumentale e non ha presentato ulteriori crisi comiziali. Conclusione: Il caso descritto appare compatibile con NCC intraparenchimale con lesioni calcificate per le quali, accanto al trattamento antiepilettico, non viene suggerita terapia antiparassitaria. Indipendentemente dalla negatività delle indagini sierologiche (fino al 50% dei casi in presenza di forme inattive), la NCC deve essere considerata nella diagnosi differenziale, in soggetti provenienti da area endemica soprattutto a fronte di un quadro clinico, epidemiologico e neuroradiologico, compatibili.File | Dimensione | Formato | |
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