Il tempo presente è definito solo da concetti ambigui, che si rifiutano di consistere dentro una matrice semantica circoscritta : cambiamento, trasformazione, mutazione, scivolamento ; nessuna di queste parole sembra essere abbastanza precisa per spiegare la fase che attraversiamo né per dire quale evoluzione potrebbe avere. Viviamo sul crinale di una mutazione che vale anzitutto a negare quello che è stato, e che sposta in modo radicale verso i termini sub-contrari di un’ipotetica mappa di posizionamento del nostro contesto. La negazione è l’operazione matrice che rende forte il bisogno di anticipazione — sapere oggi quello che domani potrà accadere, ma anche quello che “ci piacerà” o “ci disgusterà” e quello che vorremmo forse condividere —, e contemporaneamente rende necessaria la lettura della tendenza. Quest’ultima da intendersi non solo in quanto direttrice del gusto (siamo più che abituati a confrontarci alla legittimazione di gusti contraddittori, se mai), ma anche, in senso più esteso, come tensione che consente di marcare gli umori di una stagione, perfino una cifra epocale.
Ceriani, G.A. (2019). Le tendenze: il gusto come oggetto di semiotica predittiva. ACTES SÉMIOTIQUES, 122, 1-6.
Le tendenze: il gusto come oggetto di semiotica predittiva
Giulia Ceriani
2019-01-01
Abstract
Il tempo presente è definito solo da concetti ambigui, che si rifiutano di consistere dentro una matrice semantica circoscritta : cambiamento, trasformazione, mutazione, scivolamento ; nessuna di queste parole sembra essere abbastanza precisa per spiegare la fase che attraversiamo né per dire quale evoluzione potrebbe avere. Viviamo sul crinale di una mutazione che vale anzitutto a negare quello che è stato, e che sposta in modo radicale verso i termini sub-contrari di un’ipotetica mappa di posizionamento del nostro contesto. La negazione è l’operazione matrice che rende forte il bisogno di anticipazione — sapere oggi quello che domani potrà accadere, ma anche quello che “ci piacerà” o “ci disgusterà” e quello che vorremmo forse condividere —, e contemporaneamente rende necessaria la lettura della tendenza. Quest’ultima da intendersi non solo in quanto direttrice del gusto (siamo più che abituati a confrontarci alla legittimazione di gusti contraddittori, se mai), ma anche, in senso più esteso, come tensione che consente di marcare gli umori di una stagione, perfino una cifra epocale.File | Dimensione | Formato | |
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