IIl sondaggio profondo effettuato ha esaminato le varie problematiche di ordine geologico – idrogeologico e ha consente di esplorare la formazione acquifera della montagnola senese. Il Sondaggio profondo nel complesso litologico dell’acquifero della Montagnola Senese, si prefiggeva due obiettivi principali: conoscere le caratteristiche idrogeologiche e idrodinamiche dell’acquifero; attraversare tutto il serbatoio acquifero del calcare cavernoso fino al substrato per valutare il suo spessore. Entrambi gli obiettivi sono stati sostanzialmente raggiunti; il primo ha consentito di stimare, attraverso una prova emungimento a portata costante in regime transitorio, la Trasmissività T dell’acquifero sia in fase di discesa che di risalita con un valore medio di circa T = 3 x 10-3 m2/s. Riguardo il secondo obiettivo, gli ultimi 30 metri di perforazione testimoniano, attraverso l’analisi del cuttings, la presenza di metacalcare (metemorfico). La previsione era quella di raggiungere un substrato particolarmente compatto così da poter rappresentare il substrato (la base) dell’acquifero, in realtà la compattezza della formazione metamorfica è poco diversa dal calcare cavernoso e non consente di poter affermare con sicurezza che è stata raggiunta la base dell’acquifero della montagnola; di sicuro però si può dire che oltre i 235 m si ha un graduale cambio litologico e un aumento importante del gradiente termico. L’aumento di temperatura dell’acqua sia esso dovuto al solo flusso di calore oppure derivante dall’arrivo nella falda suddetta di fluidi geotermici a bassa entalpia provenienti dall’acquifero geotermico regionale, porta comunque a concludere che a tale profondità la falda di acqua dolce attualmente sfruttata trova il suo naturale substrato. Tale aspetto presenta comunque dei margini di incertezza che dovranno essere tenuti in considerazione per i progetti futuri di studio di questo importante acquifero.
Barazzuoli, P., Capacci, F., Migliorini, J. (2018). Individuazione del substrato impermeabile dell'acquifero della Montagnola Senese con l'ausilio di un sondaggio esplorativo. IL GEOLOGO, XXIX(107), 20-26.
Individuazione del substrato impermeabile dell'acquifero della Montagnola Senese con l'ausilio di un sondaggio esplorativo
PIERO BARAZZUOLI
Membro del Collaboration Group
;CAPACCI, FAUSTO
Membro del Collaboration Group
;MIGLIORINI, JENNY
Membro del Collaboration Group
2018-01-01
Abstract
IIl sondaggio profondo effettuato ha esaminato le varie problematiche di ordine geologico – idrogeologico e ha consente di esplorare la formazione acquifera della montagnola senese. Il Sondaggio profondo nel complesso litologico dell’acquifero della Montagnola Senese, si prefiggeva due obiettivi principali: conoscere le caratteristiche idrogeologiche e idrodinamiche dell’acquifero; attraversare tutto il serbatoio acquifero del calcare cavernoso fino al substrato per valutare il suo spessore. Entrambi gli obiettivi sono stati sostanzialmente raggiunti; il primo ha consentito di stimare, attraverso una prova emungimento a portata costante in regime transitorio, la Trasmissività T dell’acquifero sia in fase di discesa che di risalita con un valore medio di circa T = 3 x 10-3 m2/s. Riguardo il secondo obiettivo, gli ultimi 30 metri di perforazione testimoniano, attraverso l’analisi del cuttings, la presenza di metacalcare (metemorfico). La previsione era quella di raggiungere un substrato particolarmente compatto così da poter rappresentare il substrato (la base) dell’acquifero, in realtà la compattezza della formazione metamorfica è poco diversa dal calcare cavernoso e non consente di poter affermare con sicurezza che è stata raggiunta la base dell’acquifero della montagnola; di sicuro però si può dire che oltre i 235 m si ha un graduale cambio litologico e un aumento importante del gradiente termico. L’aumento di temperatura dell’acqua sia esso dovuto al solo flusso di calore oppure derivante dall’arrivo nella falda suddetta di fluidi geotermici a bassa entalpia provenienti dall’acquifero geotermico regionale, porta comunque a concludere che a tale profondità la falda di acqua dolce attualmente sfruttata trova il suo naturale substrato. Tale aspetto presenta comunque dei margini di incertezza che dovranno essere tenuti in considerazione per i progetti futuri di studio di questo importante acquifero.File | Dimensione | Formato | |
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