I ritardi di pagamento nel prisma (novellato) delle fonti: (nuovi) profili generali

Sommario: 1. Premessa. – 2. La disciplina riformata come un coacervo alternato di norme imperative e dispositive. – 3. La forma espressa, la disciplina dispositiva dell’art. 4, commi 3o e 4o ed il pasticcio del nuovo art. 7 bis. – 4. Per un’interpretazione sistematica degli artt. 3 e 4, comma 1o e l’impatto dell’interpretazione autentica ex art. 24 l. n. 261/14. – 5. La rinunciabilità successiva degli interessi moratori: la vischiosità di un dato normativo ambivalente. – 6. Il regime di una nullità assoluta e non di protezione: il compendio delle ragioni in favore di una comminatoria al servizio di un ordine pubblico economico di direzione. – 7. Ancora sul farraginoso coordinamento tra la disciplina riformata ed altre normative speciali di mora debendi nelle obbligazioni pecuniarie. – 8. Epilogo: note sparse sulle vischiosità derogatorie della disciplina relativa alla cessione dei crediti certificati. Verso un primato delle misure di public enforcement? – Postilla: quando il legislatore nazionale erra. Il tasso di mora europeo come saggio di mora legale ex art. 1284, comma 4o, c.c.