Con la sentenza n. 25767 del 22 dicembre 2015 le sezioni unite compongono due contrasti insorti in seno alla giurisprudenza di legittimità relativamente ad altrettanti profili di estrema importanza nel contesto delle azioni volte a ottenere la condanna al risarcimento dei danni da nascita indesiderata nei confronti dei medici e delle strutture sanitarie cui si rimprovera l’omessa informazione alla donna in gravidanza circa le malformazioni del concepito. Per un verso, la decisione, sgomberando il campo da automatismi in un senso o nell’altro, evita che si concretizzi una deriva verso approcci eccessivamente rigorosi per quanto riguarda la distribuzione dell’onere probatorio in ordine alla sussistenza dei presupposti che avrebbero giustificato l’interruzione della gravidanza. Per altro verso, vengono frapposti ostacoli insormontabili, di ordine sostanziale più che processuale, sulla strada della risarcibilità dei pregiudizi risentiti in prima persona dalla persona nata con malformazioni.
Palmieri, A. (2016). Risarcimento danni da nascita indesiderata: inconfigurabile un diritto a non nascere. IL QUOTIDIANO GIURIDICO(8 gennaio 2016), 3-8.
Risarcimento danni da nascita indesiderata: inconfigurabile un diritto a non nascere
PALMIERI, ALESSANDRO
2016-01-01
Abstract
Con la sentenza n. 25767 del 22 dicembre 2015 le sezioni unite compongono due contrasti insorti in seno alla giurisprudenza di legittimità relativamente ad altrettanti profili di estrema importanza nel contesto delle azioni volte a ottenere la condanna al risarcimento dei danni da nascita indesiderata nei confronti dei medici e delle strutture sanitarie cui si rimprovera l’omessa informazione alla donna in gravidanza circa le malformazioni del concepito. Per un verso, la decisione, sgomberando il campo da automatismi in un senso o nell’altro, evita che si concretizzi una deriva verso approcci eccessivamente rigorosi per quanto riguarda la distribuzione dell’onere probatorio in ordine alla sussistenza dei presupposti che avrebbero giustificato l’interruzione della gravidanza. Per altro verso, vengono frapposti ostacoli insormontabili, di ordine sostanziale più che processuale, sulla strada della risarcibilità dei pregiudizi risentiti in prima persona dalla persona nata con malformazioni.File | Dimensione | Formato | |
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