Una illustrazione presente in almeno due manoscritti del Liber Insularum Archipelagi di Cristoforo Buondelmonti e raffigurante le rovine di Gortina di Creta contiene anche l'immagine di due mulini ad acqua. Sulla base di alcuni confronti con mulini del tutto analoghi, ma con ogni probabilità ben più recenti, presenti ancor oggi lungo la valle del fiume che attraversa la città antica, è ragionevole ipotizzare che i due mulini visti dal Buondelmonti fossero del tipo a ruota orizzontale. Questa circostanza apre lo spazio per un riesame del problema di questa tipologia di mulini, che ancora fino ad anni molto recenti erano interpretati come sostituti, nati in età medievale e in forma molto semplificata, dei grandi mulini a ruota verticale di età romana. Una serie di studi recenti sembra invece riconoscere in questo tipo di piccoli mulini un indicatore archeologico di lunga durata: essi nascono ben prima dell'epoca romana e continuano poi a essere costruiti e utilizzati anche in epoca medievale e moderna, fino alle soglie della contemporaneità. Essendo poi destinati alla molitura di quantità di frumento relativamente piccole, i nostri mulini costituiscono un prezioso indicatore indiretto anche delle forme di organizzazione della produzione dei cereali e, in ultima analisi, dell'assetto complessivo delle campagne in epoca storica.

Zanini, E. (2011). I mulini di Gortina. Etnoarcheologia cretese e "luoghi" buondelmontiani. RIVISTA DELL'ISTITUTO NAZIONALE D'ARCHEOLOGIA E STORIA DELL'ARTE, 66, 107-116.

I mulini di Gortina. Etnoarcheologia cretese e "luoghi" buondelmontiani

ZANINI, ENRICO
2011-01-01

Abstract

Una illustrazione presente in almeno due manoscritti del Liber Insularum Archipelagi di Cristoforo Buondelmonti e raffigurante le rovine di Gortina di Creta contiene anche l'immagine di due mulini ad acqua. Sulla base di alcuni confronti con mulini del tutto analoghi, ma con ogni probabilità ben più recenti, presenti ancor oggi lungo la valle del fiume che attraversa la città antica, è ragionevole ipotizzare che i due mulini visti dal Buondelmonti fossero del tipo a ruota orizzontale. Questa circostanza apre lo spazio per un riesame del problema di questa tipologia di mulini, che ancora fino ad anni molto recenti erano interpretati come sostituti, nati in età medievale e in forma molto semplificata, dei grandi mulini a ruota verticale di età romana. Una serie di studi recenti sembra invece riconoscere in questo tipo di piccoli mulini un indicatore archeologico di lunga durata: essi nascono ben prima dell'epoca romana e continuano poi a essere costruiti e utilizzati anche in epoca medievale e moderna, fino alle soglie della contemporaneità. Essendo poi destinati alla molitura di quantità di frumento relativamente piccole, i nostri mulini costituiscono un prezioso indicatore indiretto anche delle forme di organizzazione della produzione dei cereali e, in ultima analisi, dell'assetto complessivo delle campagne in epoca storica.
2011
Zanini, E. (2011). I mulini di Gortina. Etnoarcheologia cretese e "luoghi" buondelmontiani. RIVISTA DELL'ISTITUTO NAZIONALE D'ARCHEOLOGIA E STORIA DELL'ARTE, 66, 107-116.
File in questo prodotto:
Non ci sono file associati a questo prodotto.

I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11365/984677
 Attenzione

Attenzione! I dati visualizzati non sono stati sottoposti a validazione da parte dell'ateneo