Il De papatu Romano Antichristo di Alberico Gentili (1552-1608), di cui si annuncia la prossima edizione critica, è conservato autografo nel manoscritto D’Orville 607, nella Bodleian Library di Oxford, dove Gentili, giurista di formazione perugina, insegnò come Regius Professor of Civil Law fino ai primi anni del regno di Giacomo I. La sua opera più celebre è il De iure belli, del 1598, recentemente edito con un apparato critico. Nato come opera di puro impianto teologico, il De papatu Romano Antichristo fu poi largamente rimaneggiato dall’autore, che introdusse ovunque modifiche e aggiunte, per lo più tratte dalla letteratura giuridica e politica contemporanea. Il De papatu Romano Antichristo costituisce un lascito di eccezionale importanza intorno a un tema chiave dell’apocalittica medievale largamente rivisitato e rimodellato dalla controversistica riformata fra Cinque e Seicento.Fino ad oggi la storiografia ha ritenuto che l'opera fosse stata scritta fra il 1580 e il 1585. Con la presente pubblicazione si dimostra che l'inedito fu un vero e proprio work in progress: redatto fra il 1580-1585 fu successivamente rivisto e corretto dall'autore almeno fino al 1591.
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Titolo: | Il De papatu Romano Antichristo di Alberico Gentili (1580/1585 1591): primi appunti per l’edizione critica |
Autori: | |
Rivista: | IL PENSIERO POLITICO |
Citazione: | Minnucci, G., & Quaglioni, D. (2014). Il De papatu Romano Antichristo di Alberico Gentili (1580/1585 1591): primi appunti per l’edizione critica. IL PENSIERO POLITICO, 47(2), 145-155. |
Anno: | 2014 |
Appare nelle tipologie: | 1.1 Articolo in rivista |
File in questo prodotto:
http://hdl.handle.net/11365/984601