Il saggio affronta il nesso casa-famiglia così come si è andato articolando in un contesto della realtà italiana di oggi. Dopo aver brevemente accennato al valore materiale e simbolico della casa come baricentro della vita familiare, ridefinita alla luce della fluidità e instabilità degli attuali assetti familiari, il mio interesse si concentra sulla evoluzione dei modelli abitativi nella provincia di Siena. Qui la nozione di casa e di spazio domestico si amplifica e assume una particolare complessità. La famiglia si materializza fuori dai confini della casa di residenza, attraverso una molteplicità di pratiche concrete, come quella della commensalità, che sfidano l’esclusività del modello nucleare di famiglia. Il cibo, intendendo con ciò l’atto del nutrire e del mangiare, costituisce un vero e proprio collante sociale che rappresenta una sorta di versione aggiornata della dipendenza fra i generi e le generazioni e, in quanto “costitutivo” del corpo della persona, diventa un tratto significativo della consustanzialità e della qualità dei vincoli parentali.

Grilli, S. (2014). Case, cibo e famiglia. Pratiche dell'abitare e della relazionalità parentale. LARES(3), 469-490.

Case, cibo e famiglia. Pratiche dell'abitare e della relazionalità parentale

GRILLI, SIMONETTA
2014-01-01

Abstract

Il saggio affronta il nesso casa-famiglia così come si è andato articolando in un contesto della realtà italiana di oggi. Dopo aver brevemente accennato al valore materiale e simbolico della casa come baricentro della vita familiare, ridefinita alla luce della fluidità e instabilità degli attuali assetti familiari, il mio interesse si concentra sulla evoluzione dei modelli abitativi nella provincia di Siena. Qui la nozione di casa e di spazio domestico si amplifica e assume una particolare complessità. La famiglia si materializza fuori dai confini della casa di residenza, attraverso una molteplicità di pratiche concrete, come quella della commensalità, che sfidano l’esclusività del modello nucleare di famiglia. Il cibo, intendendo con ciò l’atto del nutrire e del mangiare, costituisce un vero e proprio collante sociale che rappresenta una sorta di versione aggiornata della dipendenza fra i generi e le generazioni e, in quanto “costitutivo” del corpo della persona, diventa un tratto significativo della consustanzialità e della qualità dei vincoli parentali.
2014
Grilli, S. (2014). Case, cibo e famiglia. Pratiche dell'abitare e della relazionalità parentale. LARES(3), 469-490.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11365/982403
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