L'articolo prende le mosse dalla disamina del titolo V, valutando gli effetti che si riverberano sul piano della tutela penale dei beni culturali ed ambientali. La ridefinizione della materia e delle funzioni e la parcelizzazione delle competenze provocano una sostanziale e diabolica difficoltà di ricostruire i centri d'imputazione della responsabilità penale. Si rileva che la patologia sistemica incide sul ruolo che viene attribuito al magistero punitivo, al quale, seppur postumo, viene riconosciuto una sorta di anomalo ruolo di supplenza di deficienze organizzative e sistemica. La frammentazione o meglio la vivisezione dei poteri costituisce uno sorta di schermo protettivo per giustificare le inefficienze. Si esamina analiticamente la disciplina e la prassi delle sanzioni della demolizione e della rimessione in ripristino, riscontrando una sorta di sistematica disapplicazione delle sanzioni più importanti in materia. La tolleranza e l'ineffettività sanzionatoria rappresentano i momenti di portata criminogena maggiore, disvelano una sorta d'inquietante immobilismo e connivenza "interistituzionale".
Maccari, A.L. (2013). Beni culturali ed ambientali: brevi riflessioni sul ruolo della tutela penale. STORIA E FUTURO, 33(33).
Beni culturali ed ambientali: brevi riflessioni sul ruolo della tutela penale
MACCARI, ANNA LISA
2013-01-01
Abstract
L'articolo prende le mosse dalla disamina del titolo V, valutando gli effetti che si riverberano sul piano della tutela penale dei beni culturali ed ambientali. La ridefinizione della materia e delle funzioni e la parcelizzazione delle competenze provocano una sostanziale e diabolica difficoltà di ricostruire i centri d'imputazione della responsabilità penale. Si rileva che la patologia sistemica incide sul ruolo che viene attribuito al magistero punitivo, al quale, seppur postumo, viene riconosciuto una sorta di anomalo ruolo di supplenza di deficienze organizzative e sistemica. La frammentazione o meglio la vivisezione dei poteri costituisce uno sorta di schermo protettivo per giustificare le inefficienze. Si esamina analiticamente la disciplina e la prassi delle sanzioni della demolizione e della rimessione in ripristino, riscontrando una sorta di sistematica disapplicazione delle sanzioni più importanti in materia. La tolleranza e l'ineffettività sanzionatoria rappresentano i momenti di portata criminogena maggiore, disvelano una sorta d'inquietante immobilismo e connivenza "interistituzionale".File | Dimensione | Formato | |
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