La Satira II 6 di Orazio contiene alcuni sottili riferimenti a passi importanti degli Aitia callimachei e delle Bucoliche virgiliane. Questi riferimenti sono attivi anche nei versi finali della satira dove il topo di campagna saluta il topo di città, e danno alla conclusione della anilis fabella di Cervio un significato non solo etico, ma anche metapoetico. Il rapporto di Orazio con i suoi predecessori è trattato con ironia e auto-ironia, e non implica un’adesione totale ai loro principi poetici. Horace’s Satire II 6 contains a few subtle references to important passages of Callimachus’ Aitia and Vergil’s Eclogues. These references also occur in the two final verses of the Satire where the country mouse says farewell to the city mouse; they provide the ending of Cervius’ anilis fabella with a meaning that is not only ethical, but also metapoetical. Horace’s relationship with his predecessors and models is treated with irony and self-irony, and does not imply a total acceptance of their poetic stances.
Graverini, L. (2012). 'Of Mice and Poets': Callimaco e Virgilio in Orazio, Sat. II 6. INCONTRI DI FILOLOGIA CLASSICA, 11 (2011-2012), 151-170.
'Of Mice and Poets': Callimaco e Virgilio in Orazio, Sat. II 6
Graverini, Luca
2012-01-01
Abstract
La Satira II 6 di Orazio contiene alcuni sottili riferimenti a passi importanti degli Aitia callimachei e delle Bucoliche virgiliane. Questi riferimenti sono attivi anche nei versi finali della satira dove il topo di campagna saluta il topo di città, e danno alla conclusione della anilis fabella di Cervio un significato non solo etico, ma anche metapoetico. Il rapporto di Orazio con i suoi predecessori è trattato con ironia e auto-ironia, e non implica un’adesione totale ai loro principi poetici. Horace’s Satire II 6 contains a few subtle references to important passages of Callimachus’ Aitia and Vergil’s Eclogues. These references also occur in the two final verses of the Satire where the country mouse says farewell to the city mouse; they provide the ending of Cervius’ anilis fabella with a meaning that is not only ethical, but also metapoetical. Horace’s relationship with his predecessors and models is treated with irony and self-irony, and does not imply a total acceptance of their poetic stances.File | Dimensione | Formato | |
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