Nel contributo si affronta il tema dell’edificazione delle fondazioni partendo dalle loro evidenze materiali, censite in occasione dei numerosi progetti di ricerca archeologica recentemente realizzati in area toscana. Data la frammentarietà dei modi di costruire che caratterizzò soprattutto l’Alto Medioevo, per evitare eccessive generalizzazioni, si è preferito concentrare l’attenzione su di uno specifico territorio posto a Sud della Toscana. Partendo da una numerosa serie di casi, registrati in ambito rurale, si propone una tipologia del tipo di fondazioni censite, premettendo un confronto di quest’ultime con i modi di costruire propri dell’età classica. Pur riscontrando una certa continuità con quest’ultimo periodo, nelle soluzioni adottate si è registrato, soprattutto per l’Alto Medioevo, la tendenza ad adottare soluzioni costruttive che necessitassero minore dispendio di energia umana, in rapporto anche ad un’organizzazione di cantiere caratterizzata da un numero minore di lavoranti. Tale tendenza non escludeva la messa in campo di saperi specializzati necessari per individuare nuove soluzioni costruttive in rapporto anche a diverse tipologie di insediamento rispetto all’età classica. Dal XII secolo, in contemporanea ad un nuovo contesto storico e ad un’organizzazione di cantiere più articolata, è evidente la scelta di tipi di fondazioni elaborate e di migliore resa statica, frutto del lavoro di maestranze sempre più numerose e portatrici di saperi tecnici complessi.

Bianchi, G. (2012). Le fondazioni di castelli, chiese e monasteri della Maremma toscana tra IX e XIII secolo. Le evidenze materiali. ARCHEOLOGIA DELL'ARCHITETTURA, XVI, 124-136.

Le fondazioni di castelli, chiese e monasteri della Maremma toscana tra IX e XIII secolo. Le evidenze materiali

BIANCHI, GIOVANNA
2012-01-01

Abstract

Nel contributo si affronta il tema dell’edificazione delle fondazioni partendo dalle loro evidenze materiali, censite in occasione dei numerosi progetti di ricerca archeologica recentemente realizzati in area toscana. Data la frammentarietà dei modi di costruire che caratterizzò soprattutto l’Alto Medioevo, per evitare eccessive generalizzazioni, si è preferito concentrare l’attenzione su di uno specifico territorio posto a Sud della Toscana. Partendo da una numerosa serie di casi, registrati in ambito rurale, si propone una tipologia del tipo di fondazioni censite, premettendo un confronto di quest’ultime con i modi di costruire propri dell’età classica. Pur riscontrando una certa continuità con quest’ultimo periodo, nelle soluzioni adottate si è registrato, soprattutto per l’Alto Medioevo, la tendenza ad adottare soluzioni costruttive che necessitassero minore dispendio di energia umana, in rapporto anche ad un’organizzazione di cantiere caratterizzata da un numero minore di lavoranti. Tale tendenza non escludeva la messa in campo di saperi specializzati necessari per individuare nuove soluzioni costruttive in rapporto anche a diverse tipologie di insediamento rispetto all’età classica. Dal XII secolo, in contemporanea ad un nuovo contesto storico e ad un’organizzazione di cantiere più articolata, è evidente la scelta di tipi di fondazioni elaborate e di migliore resa statica, frutto del lavoro di maestranze sempre più numerose e portatrici di saperi tecnici complessi.
2012
Bianchi, G. (2012). Le fondazioni di castelli, chiese e monasteri della Maremma toscana tra IX e XIII secolo. Le evidenze materiali. ARCHEOLOGIA DELL'ARCHITETTURA, XVI, 124-136.
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