Il saggio costituisce la prima pubblicazione dei risultati di una ricerca di durata triennale, dedicata all’analisi della copertura giornalistica degli omicidi di donne in Italia. Sono state prese in esame tutte le notizie in tema trasmesse dalle edizioni di prime time dei tre TG Rai e dai tre TG Mediaset nel 2006, quando, sulla scorta di delitti come quello di Hina Saleem, si è registrato l’inizio di un allarme sociale per l’integrità fisica e sessuale delle donne. I delitti commessi nel 2006 sono stati 162, oggetto di 473 servizi complessivamente trasmessi dalle 6 testate. L’analisi quantitativa svolta sugli stessi ha mostrato come la copertura giornalistica alteri l’effettiva fisionomia del fenomeno, privilegiando le tipologie di autori, vittime e casi che nella realtà sono i meno diffusi. In particolare, emerge una netta sovraesposizione dei cittadini non Comunitari, confermata dall’esame dei 7 casi di saturation coverage (i più notiziati del 2006): devono la loro “popolarità” anche al fatto di presentare uno o più immigrati nel ruolo di aggressori, o, più spesso, di sospettati. Il saggio analizza infine i risultati dell’analisi qualitativa svolta sui 250 servizi dedicati a questi 7 casi. Il discorso giornalistico li inserisce entro due frames, quello dello “scontro fra culture” e quello dell’emergenza criminalità, entrambi destinati a alimentare una retorica anti-immigrazione. Sulla base dei risultati dell’analisi, si conclude che la violenza contro le donne, in Italia, è stata raccontata in forme tali da legittimarne la classificazione come fenomeno di «panico morale», in cui gli immigrati hanno interpretato il ruolo dei «folk devils» mentre quello della cronaca televisiva può essere efficacemente descritto dalla categoria di «agente di indignazione morale».
Giomi, E. (2010). Neppure con un fiore? La violenza sulle donne nei media italiani. IL MULINO(VI/2010), 1001-1009.
Neppure con un fiore? La violenza sulle donne nei media italiani
GIOMI, ELISA
2010-01-01
Abstract
Il saggio costituisce la prima pubblicazione dei risultati di una ricerca di durata triennale, dedicata all’analisi della copertura giornalistica degli omicidi di donne in Italia. Sono state prese in esame tutte le notizie in tema trasmesse dalle edizioni di prime time dei tre TG Rai e dai tre TG Mediaset nel 2006, quando, sulla scorta di delitti come quello di Hina Saleem, si è registrato l’inizio di un allarme sociale per l’integrità fisica e sessuale delle donne. I delitti commessi nel 2006 sono stati 162, oggetto di 473 servizi complessivamente trasmessi dalle 6 testate. L’analisi quantitativa svolta sugli stessi ha mostrato come la copertura giornalistica alteri l’effettiva fisionomia del fenomeno, privilegiando le tipologie di autori, vittime e casi che nella realtà sono i meno diffusi. In particolare, emerge una netta sovraesposizione dei cittadini non Comunitari, confermata dall’esame dei 7 casi di saturation coverage (i più notiziati del 2006): devono la loro “popolarità” anche al fatto di presentare uno o più immigrati nel ruolo di aggressori, o, più spesso, di sospettati. Il saggio analizza infine i risultati dell’analisi qualitativa svolta sui 250 servizi dedicati a questi 7 casi. Il discorso giornalistico li inserisce entro due frames, quello dello “scontro fra culture” e quello dell’emergenza criminalità, entrambi destinati a alimentare una retorica anti-immigrazione. Sulla base dei risultati dell’analisi, si conclude che la violenza contro le donne, in Italia, è stata raccontata in forme tali da legittimarne la classificazione come fenomeno di «panico morale», in cui gli immigrati hanno interpretato il ruolo dei «folk devils» mentre quello della cronaca televisiva può essere efficacemente descritto dalla categoria di «agente di indignazione morale».File | Dimensione | Formato | |
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