E’ riportato lo schema zonale a Foraminiferi planctonici e quello a nannofossili calcarei utilizzati nel lavoro di cui la presente nota è una appendice. Se si fa esclusione per alcune unità del nannoplancton, di nuova proposizione, esso non riveste il ruolo di una nuova proposta, ma è stato compilato per comodità del lettore e per maggiore chiarezza del testo, assemblando, come meglio spiegato più avanti, zonazioni già proposte dagli scriventi e/o da altri ricercatori; comunque, anche nel secondo caso la validità delle unità è stata corroborata dalla nostra esperienza, acquisita in molte aree del Bacino Mediterraneo. Tranne poche eccezioni, la correlazione tra gli schemi zonali dei due gruppi di organismi è il risultato delle analisi degli stessi campioni. Per l'inquadramento nella cronostratigrafia standard si veda più avanti. Per la calibratura con la scala magnetostratigrafica standard e quella geocronometrica ci siamo avvalsi dei dati in Berggren et al. (1995), Channel et al. (1992), Fornaciari el al. (1996), Fornaciari & Rio (1996), Hilgen (199Ia, b), Hilgen el al. (1995,1999, 2000), Krijgsman el al. (1995), Langereis & Hilgen (1991), Lourens el al. (1992, 1996), Sprovieri (1992, 1993a, b), Sprovieri el al. (1996, 1998,2002), Steininger el al. (l997a, b).
Foresi, L.M., Mazzei, R., Salvatorini, G. (2001). Appendice bio-cronostratigrafica in Note illustrative alla Carta Geologica di S. Maria di Leuca di BOSSIO A., MAZZEI R. MONTEFORTI B., SALVATORINI G. ATTI DELLA SOCIETÀ TOSCANA DI SCIENZE NATURALI RESIDENTE IN PISA. MEMORIE. SERIE B, 107, 145-163.
Appendice bio-cronostratigrafica in Note illustrative alla Carta Geologica di S. Maria di Leuca di BOSSIO A., MAZZEI R. MONTEFORTI B., SALVATORINI G.
FORESI, LUCA MARIA;MAZZEI, ROBERTO;SALVATORINI, GIANFRANCO
2001-01-01
Abstract
E’ riportato lo schema zonale a Foraminiferi planctonici e quello a nannofossili calcarei utilizzati nel lavoro di cui la presente nota è una appendice. Se si fa esclusione per alcune unità del nannoplancton, di nuova proposizione, esso non riveste il ruolo di una nuova proposta, ma è stato compilato per comodità del lettore e per maggiore chiarezza del testo, assemblando, come meglio spiegato più avanti, zonazioni già proposte dagli scriventi e/o da altri ricercatori; comunque, anche nel secondo caso la validità delle unità è stata corroborata dalla nostra esperienza, acquisita in molte aree del Bacino Mediterraneo. Tranne poche eccezioni, la correlazione tra gli schemi zonali dei due gruppi di organismi è il risultato delle analisi degli stessi campioni. Per l'inquadramento nella cronostratigrafia standard si veda più avanti. Per la calibratura con la scala magnetostratigrafica standard e quella geocronometrica ci siamo avvalsi dei dati in Berggren et al. (1995), Channel et al. (1992), Fornaciari el al. (1996), Fornaciari & Rio (1996), Hilgen (199Ia, b), Hilgen el al. (1995,1999, 2000), Krijgsman el al. (1995), Langereis & Hilgen (1991), Lourens el al. (1992, 1996), Sprovieri (1992, 1993a, b), Sprovieri el al. (1996, 1998,2002), Steininger el al. (l997a, b).File | Dimensione | Formato | |
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