Nonostante gli sforzi compiuti negli ultimi anni da alcuni gruppi universitari nell’ambito di progetti di ricerca finanziati dal Consiglio Nazionale delle Ricerche, dal Ministero dell’Università, Ricerca e Tecnologia e dall’Agenzia Nazionale per la Protezione dell’Ambiente, la conoscenza della chimica di superficie del territorio italiano rimane piuttosto scarsa. Risulta quindi evidente la necessità di pianificare e realizzare ricerche finalizzate essenzialmente all’acquisizione ed organizzazione di dati geochimici pregressi, al prelievo di campioni di varie matrici ambientali, alla produzione di nuovi dati analitici, alla realizzazione di carte geochimiche a varia scala. Riguardo a questo ultimo aspetto, le carte geochimiche sono strumenti attraverso i quali, per un dato territorio, è possibile: a) definire i livelli ambientali (abbondanze) degli elementi chimici; b) ricostruire il loro modello di distribuzione e diffusione nell’ambiente di superficie; c) determinare i valori del fondo geochimico naturale (background); d) localizzare e circoscrivere zone interessate da anomalie geochimiche, negative e positive; e) individuare e caratterizzare le sorgenti naturali ed antropiche delle anomalie geochimiche; f) fornire elementi conoscitivi per un corretto inquadramento dei processi di contaminazione e per una valutazione dell’impatto sul territorio delle attività antropiche. In un tale ambito di intenti e finalità, è stata portata a termine una ricerca il cui scopo principale è stato quello di organizzare un dataset geochimico costituito da dati analitici sia pregressi che di nuova produzione, indispensabile per la realizzazione di una cartografia geochimica a scala locale; tale cartografia va ad aggiungersi alle carte tematiche a scala regionale, già prodotte per la Toscana Meridionale. Nello specifico l’attività è stata focalizzata sulla geochimica dei sedimenti fluviali presenti in un’area scarsamente antropizzata della provincia di Siena, quale quella inquadrata nella Sezione III-Radicondoli (1:25.000) del Foglio 296-Siena. Le principali fasi del lavoro sono state: a) la produzione di nuovi dati geochimici su campioni di sedimento fluviale; b) l’acquisizione e la validazione di dati geochimici pregressi su sedimenti fluviali; c) l’organizzazione e la strutturazione di un dataset geochimico; d) la realizzazione di una cartografia geochimica a scala 1:25.000; e) l’utilizzazione delle indicazioni fornite dalle carte geochimiche per definire l’influenza esercitata da fattori naturali ed antropici sui livelli ambientali e sulla distribuzione nel territorio in studio di alcuni elementi chimici di interesse. In questo articolo sono illustrati e commentati i principali risultati conseguiti.

Lorenzi, M., Pizzetti, E., Protano, G., Riccobono, F. (2007). La cartografia geochimica nello studio della distribuzione degli elementi chimici nell'ambiente di superficie: un esempio di applicazione nella provincia di Siena. ETRURIANATURA, IV, 73-82.

La cartografia geochimica nello studio della distribuzione degli elementi chimici nell'ambiente di superficie: un esempio di applicazione nella provincia di Siena

PROTANO, GIUSEPPE;RICCOBONO, FRANCESCO
2007-01-01

Abstract

Nonostante gli sforzi compiuti negli ultimi anni da alcuni gruppi universitari nell’ambito di progetti di ricerca finanziati dal Consiglio Nazionale delle Ricerche, dal Ministero dell’Università, Ricerca e Tecnologia e dall’Agenzia Nazionale per la Protezione dell’Ambiente, la conoscenza della chimica di superficie del territorio italiano rimane piuttosto scarsa. Risulta quindi evidente la necessità di pianificare e realizzare ricerche finalizzate essenzialmente all’acquisizione ed organizzazione di dati geochimici pregressi, al prelievo di campioni di varie matrici ambientali, alla produzione di nuovi dati analitici, alla realizzazione di carte geochimiche a varia scala. Riguardo a questo ultimo aspetto, le carte geochimiche sono strumenti attraverso i quali, per un dato territorio, è possibile: a) definire i livelli ambientali (abbondanze) degli elementi chimici; b) ricostruire il loro modello di distribuzione e diffusione nell’ambiente di superficie; c) determinare i valori del fondo geochimico naturale (background); d) localizzare e circoscrivere zone interessate da anomalie geochimiche, negative e positive; e) individuare e caratterizzare le sorgenti naturali ed antropiche delle anomalie geochimiche; f) fornire elementi conoscitivi per un corretto inquadramento dei processi di contaminazione e per una valutazione dell’impatto sul territorio delle attività antropiche. In un tale ambito di intenti e finalità, è stata portata a termine una ricerca il cui scopo principale è stato quello di organizzare un dataset geochimico costituito da dati analitici sia pregressi che di nuova produzione, indispensabile per la realizzazione di una cartografia geochimica a scala locale; tale cartografia va ad aggiungersi alle carte tematiche a scala regionale, già prodotte per la Toscana Meridionale. Nello specifico l’attività è stata focalizzata sulla geochimica dei sedimenti fluviali presenti in un’area scarsamente antropizzata della provincia di Siena, quale quella inquadrata nella Sezione III-Radicondoli (1:25.000) del Foglio 296-Siena. Le principali fasi del lavoro sono state: a) la produzione di nuovi dati geochimici su campioni di sedimento fluviale; b) l’acquisizione e la validazione di dati geochimici pregressi su sedimenti fluviali; c) l’organizzazione e la strutturazione di un dataset geochimico; d) la realizzazione di una cartografia geochimica a scala 1:25.000; e) l’utilizzazione delle indicazioni fornite dalle carte geochimiche per definire l’influenza esercitata da fattori naturali ed antropici sui livelli ambientali e sulla distribuzione nel territorio in studio di alcuni elementi chimici di interesse. In questo articolo sono illustrati e commentati i principali risultati conseguiti.
2007
Lorenzi, M., Pizzetti, E., Protano, G., Riccobono, F. (2007). La cartografia geochimica nello studio della distribuzione degli elementi chimici nell'ambiente di superficie: un esempio di applicazione nella provincia di Siena. ETRURIANATURA, IV, 73-82.
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