Il saggio analizza la produzione figurativa relativa ad alcune sante e beate mistiche vissute fra Duecento e Trecento ed in particolare il rapporto fra iconografia e agiografia. Le rappresentazioni dei santi e dei beati documentano la diffusione dei culti e dunque un numero consistente di immagini è indice di un culto importante. L’iconografia documenta anche le modalità di promozione e gli intenti dei fautori delle devozioni e cioè dei committenti delle immagini i quali operavano una selezione degli episodi da rappresentare rispetto a quelli riportati nelle fonti scritte. Chiara d’Assisi Margherita d’Ungheria, Margherita da Cortona, Giovanna da Orvieto, Chiara da Montefalco, Angela da Foligno, Umiltà da Faenza, Margherita da Città di Castello, Chiara da Rimini, Caterina da Siena queste sono le mistiche , prevalentemente appartenenti agli ordini mendicanti, che ebbero una certa produzione figurativa nel corso del Trecento e del Quattrocento che quasi sempre dava largo spazio alle esperienze mistiche di queste sante donne tranne i casi di Chiara, Umiltà per le quali si preferì presentare il loro ruolo di fondatori di ordini e Margherita da Cortona della quale si sottolinearono i poteri taumaturgici, soprattutto post mortem, per la promozione del culto e per favorire la causa di beatificazione.
Gianni, A. (2009). Iconografia delle sante mistiche nei secoli XIII-XV. In Il Liber di Angela da Foligno e la mstica dei secoli XIII-XIV in rapporto alle nuove culture (pp.517-558). Centro Italiano di Studi sull'Alto Medioevo.
Iconografia delle sante mistiche nei secoli XIII-XV
GIANNI, ALESSANDRA
2009-01-01
Abstract
Il saggio analizza la produzione figurativa relativa ad alcune sante e beate mistiche vissute fra Duecento e Trecento ed in particolare il rapporto fra iconografia e agiografia. Le rappresentazioni dei santi e dei beati documentano la diffusione dei culti e dunque un numero consistente di immagini è indice di un culto importante. L’iconografia documenta anche le modalità di promozione e gli intenti dei fautori delle devozioni e cioè dei committenti delle immagini i quali operavano una selezione degli episodi da rappresentare rispetto a quelli riportati nelle fonti scritte. Chiara d’Assisi Margherita d’Ungheria, Margherita da Cortona, Giovanna da Orvieto, Chiara da Montefalco, Angela da Foligno, Umiltà da Faenza, Margherita da Città di Castello, Chiara da Rimini, Caterina da Siena queste sono le mistiche , prevalentemente appartenenti agli ordini mendicanti, che ebbero una certa produzione figurativa nel corso del Trecento e del Quattrocento che quasi sempre dava largo spazio alle esperienze mistiche di queste sante donne tranne i casi di Chiara, Umiltà per le quali si preferì presentare il loro ruolo di fondatori di ordini e Margherita da Cortona della quale si sottolinearono i poteri taumaturgici, soprattutto post mortem, per la promozione del culto e per favorire la causa di beatificazione.File | Dimensione | Formato | |
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