Al fine di rendere oggettivabile la sintomatologia riferita dal paziente, sono state costruite misurazioni di tipo psicologico, interviste cliniche strutturate e scale di autovalutazione, specifiche per i soggetti che hanno subito un evento traumatico. L’uso delle scale sintomatologiche, analizzate nel corso della trattazione, è finalizzato fondamentalmente alla valutazione della gravità riferita ai singoli sintomi e alla gravità globale del disturbo; tali strumenti permettono inoltre di seguire in modo oggettivo l’andamento della sintomatologia al follow-up e di valutare la compromissione funzionale. Gli studi degli ultimi anni hanno dimostrato come il Disturbo post-traumatico da stress (DPTS) rappresenti l’esempio estremo della capacità degli eventi esterni di produrre cambiamenti strutturali e funzionali di lunga durata. Tali alterazioni, che si riflettono anche in disfunzioni mnesiche e attentive, hanno reso sempre più evidente l’importanza di effettuare, tramite test neuropsicologici standardizzati una valutazione delle alterazioni delle funzioni cognitive. La obiettivazione della diagnosi di DPTS e la rilevazione di specifici sintomi ascrivibili alla sfera cognitiva permettono infine un riconoscimento di questo disturbo in termini medico-legali.

Bossini, L., Bonelli, G., Traverso, G.B. (2006). L’obiettivazione del Disturbo post-traumatico da stress: assessment, dati neuropsicologici, brain imaging e risvolti medico-legali. NOOS, 12(3), 231-241.

L’obiettivazione del Disturbo post-traumatico da stress: assessment, dati neuropsicologici, brain imaging e risvolti medico-legali

BONELLI, GIOVANNI;
2006-01-01

Abstract

Al fine di rendere oggettivabile la sintomatologia riferita dal paziente, sono state costruite misurazioni di tipo psicologico, interviste cliniche strutturate e scale di autovalutazione, specifiche per i soggetti che hanno subito un evento traumatico. L’uso delle scale sintomatologiche, analizzate nel corso della trattazione, è finalizzato fondamentalmente alla valutazione della gravità riferita ai singoli sintomi e alla gravità globale del disturbo; tali strumenti permettono inoltre di seguire in modo oggettivo l’andamento della sintomatologia al follow-up e di valutare la compromissione funzionale. Gli studi degli ultimi anni hanno dimostrato come il Disturbo post-traumatico da stress (DPTS) rappresenti l’esempio estremo della capacità degli eventi esterni di produrre cambiamenti strutturali e funzionali di lunga durata. Tali alterazioni, che si riflettono anche in disfunzioni mnesiche e attentive, hanno reso sempre più evidente l’importanza di effettuare, tramite test neuropsicologici standardizzati una valutazione delle alterazioni delle funzioni cognitive. La obiettivazione della diagnosi di DPTS e la rilevazione di specifici sintomi ascrivibili alla sfera cognitiva permettono infine un riconoscimento di questo disturbo in termini medico-legali.
2006
Bossini, L., Bonelli, G., Traverso, G.B. (2006). L’obiettivazione del Disturbo post-traumatico da stress: assessment, dati neuropsicologici, brain imaging e risvolti medico-legali. NOOS, 12(3), 231-241.
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