Come si inventano le tradizioni: il Medioevo antagonista di "Mistero buffo"

Nel 1969 "Mistero buffo" si collega ad una diffusa fortuna del medioevo nella poesia, nella musica e nel cinema circostanti. Dario Fo, fino a quel momento drammaturgo satirico e 'controcorrente', elabora una drammaturgia solistica, cosidetta "giullaresca", nutrita di filologia e storia, corredando la prima edizione del testo di una bibliografia scientifica alquanto ufficiale, ma già mescolando ai dati documentari vistose integrazioni fantastiche. Il suo Medioevo popolare anticipa fondamentali intuizioni scientifiche, diffuse di lì a poco nella cultura italiana da Bachtin, dalle "Annales" e da una serie di studi antropologici e storici dedicati alla cultura popolare e ai suoi linguaggi rimossi. La ricezione di questo spettacolo si gioca anche su questo equivoco e la sua lunga storia di riscritture si intreccia con la nascita, in Italia, di una nuova disciplina universitaria, la storia dello spettacolo, che molte di quelle intuizioni ha fecondamente confermato e sviluppato.