Il contributo propone una rilettura dell’opera di Alberto Manzi, figura centrale della pedagogia italiana del Novecento. Oltre alla notorietà per il programma Non è mai troppo tardi, Manzi è stato capace di fare della scuola uno spazio di emancipazione culturale e civile. Le sue pratiche, fondate sulla centralità dell’allievo, sull’integrazione tra mente e corpo e sulla necessità di educare al pensiero critico e alla disobbedienza costruttiva, delineano una visione educativa innovativa ed emancipativa. L’articolo ne esplora i tratti essenziali, mettendone in luce la forza trasformativa e la radicale attualità.
Banchetti, C. (2025). Educare a disobbedire. Il progetto pedagogico di Alberto Manzi. CQIA RIVISTA, 15(47), 114-127.
Educare a disobbedire. Il progetto pedagogico di Alberto Manzi
Banchetti, Claudia
2025-01-01
Abstract
Il contributo propone una rilettura dell’opera di Alberto Manzi, figura centrale della pedagogia italiana del Novecento. Oltre alla notorietà per il programma Non è mai troppo tardi, Manzi è stato capace di fare della scuola uno spazio di emancipazione culturale e civile. Le sue pratiche, fondate sulla centralità dell’allievo, sull’integrazione tra mente e corpo e sulla necessità di educare al pensiero critico e alla disobbedienza costruttiva, delineano una visione educativa innovativa ed emancipativa. L’articolo ne esplora i tratti essenziali, mettendone in luce la forza trasformativa e la radicale attualità.| File | Dimensione | Formato | |
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