L’educazione è spesso concepita come uno spazio di trasmissione di saperi, ma raramente viene interpretata come un laboratorio per la riscrittura delle relazioni umane. Questo contributo propone un nuovo paradigma educativo fondato sull’ironia come strumento critico per decostruire gli stereotipi che alimentano disuguaglianze e pregiudizi. L’ironia, intesa come attivazione di un pensiero divergente e riflessivo, diventa così il fulcro di un’azione pedagogica che – attraverso il dialogo maieutico – accompagna gli studenti e le studentesse nel processo di scoperta e revisione delle loro convinzioni, talvolta permeate da logiche violente, di esclusione e dominio, invitandoli a co-costruire nuove regole relazionali basate sul rispetto e la comprensione reciproca. Partendo dal contesto scolastico, verranno esplorati strumenti pratici per applicare l’ironia e il dialogo critico nelle attività educative quotidiane, con un focus su come questi approcci possano generare ambienti di apprendimento capaci di promuovere la reinterpretazione critica delle narrazioni dominanti su genere, cultura, età, etc., e accogliere la complessità delle identità umane. Attraverso uno sguardo socio-psico-pedagogico, si proporrà dunque un modello di educazione che non si limita a insegnare a “rispettare la differenza”, ma che permette di reimmaginare le relazioni tra le alterità, in quanto risorse per arricchire le dinamiche educative e sociali.
Carletti, C. (2025). L’ironia come strumento educativo: decostruire gli stereotipi e riscrivere le relazioni tra le differenze. METIS, 15(1), 122-143 [10.30557/MT00330].
L’ironia come strumento educativo: decostruire gli stereotipi e riscrivere le relazioni tra le differenze
Chiara Carletti
2025-01-01
Abstract
L’educazione è spesso concepita come uno spazio di trasmissione di saperi, ma raramente viene interpretata come un laboratorio per la riscrittura delle relazioni umane. Questo contributo propone un nuovo paradigma educativo fondato sull’ironia come strumento critico per decostruire gli stereotipi che alimentano disuguaglianze e pregiudizi. L’ironia, intesa come attivazione di un pensiero divergente e riflessivo, diventa così il fulcro di un’azione pedagogica che – attraverso il dialogo maieutico – accompagna gli studenti e le studentesse nel processo di scoperta e revisione delle loro convinzioni, talvolta permeate da logiche violente, di esclusione e dominio, invitandoli a co-costruire nuove regole relazionali basate sul rispetto e la comprensione reciproca. Partendo dal contesto scolastico, verranno esplorati strumenti pratici per applicare l’ironia e il dialogo critico nelle attività educative quotidiane, con un focus su come questi approcci possano generare ambienti di apprendimento capaci di promuovere la reinterpretazione critica delle narrazioni dominanti su genere, cultura, età, etc., e accogliere la complessità delle identità umane. Attraverso uno sguardo socio-psico-pedagogico, si proporrà dunque un modello di educazione che non si limita a insegnare a “rispettare la differenza”, ma che permette di reimmaginare le relazioni tra le alterità, in quanto risorse per arricchire le dinamiche educative e sociali.| File | Dimensione | Formato | |
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