Sul Poggio di Spaccasasso, situato nel Parco Regionale della Maremma, ai piedi dei Monti dell’Uccellina (Alberese, GR), l’attività estrattiva del cinabro, arrestatasi alla fine del V millennio a.C., ha modellato un ambiente particolarissimo, ben visibile dalla pianura sottostante. Il contributo intende mostrare le particolari tecniche di coltivazione impiegate per l’estrazione del cinabro, che vedevano anche l’utilizzo del fuoco, i cui esiti avrebbero forse costituito i presupposti al riutilizzo della così detta “buca” / pozzo e di parte del pianoro antistante per pratiche di carattere funerario durante l’Eneolitico. Infatti, la particolarità strutturale del luogo, che si apre verso la valle, ma che al contempo sembra celare e proteggere all’interno del pozzo minerario, nonché la presenza nel calcare di vene rosse di cinabro, il cui valore simbolico era ben noto durante il periodo preistorico e protostorico, potrebbero essere stati i motivi alla base di questa scelta.
Terziani, A., Volante, N. (2022). Lavori nel sottosuolo al Poggio di Spaccasasso (Alberese, Grosseto): attività estrattive, forme architettoniche involontarie e riutilizzo di ambienti in un contesto minerario del tardo Neolitico. In Ipogei: la vita, la morte, i culti nei mondi sotterranei: ricerche e scavi (pp.217-234). Milano : Centro Studi di Preistoria e Archeologia.
Lavori nel sottosuolo al Poggio di Spaccasasso (Alberese, Grosseto): attività estrattive, forme architettoniche involontarie e riutilizzo di ambienti in un contesto minerario del tardo Neolitico
Terziani, Andrea;Volante, Nicoletta
2022-01-01
Abstract
Sul Poggio di Spaccasasso, situato nel Parco Regionale della Maremma, ai piedi dei Monti dell’Uccellina (Alberese, GR), l’attività estrattiva del cinabro, arrestatasi alla fine del V millennio a.C., ha modellato un ambiente particolarissimo, ben visibile dalla pianura sottostante. Il contributo intende mostrare le particolari tecniche di coltivazione impiegate per l’estrazione del cinabro, che vedevano anche l’utilizzo del fuoco, i cui esiti avrebbero forse costituito i presupposti al riutilizzo della così detta “buca” / pozzo e di parte del pianoro antistante per pratiche di carattere funerario durante l’Eneolitico. Infatti, la particolarità strutturale del luogo, che si apre verso la valle, ma che al contempo sembra celare e proteggere all’interno del pozzo minerario, nonché la presenza nel calcare di vene rosse di cinabro, il cui valore simbolico era ben noto durante il periodo preistorico e protostorico, potrebbero essere stati i motivi alla base di questa scelta.File | Dimensione | Formato | |
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