La recente modifica dell’art.41, co.2 e 3, della Costituzione, nella parte in cui limita espressamente la libertà di iniziativa economica privata ove questa si svolga in modo da recare danno all’ambiente, nonché nella parte in cui attribuisce alla legge il compito di determinare programmi e controlli opportuni perché l’attività economica privata possa essere indirizzata e coordinata a fini sociali e ambientali, riaccende i riflettori sul problematico bilanciamento tra tutela dei diritti fondamentali e continuità produttiva dell’impresa, già oggetto di note pronunce della Corte costituzionale e della Corte Edu negli ultimi anni. In tale contesto si colloca la recente riforma organica delle procedure concorsuali che, altro da essere occasione per armonizzare il diritto della crisi alle suddette istanze, continua a trascurare del tutto la tutela dell’ambiente negli strumenti di risanamento dell’impresa in crisi esponendosi così, già prima della sua entrata in vigore, a dubbi di legittimità costituzionale.
Capobianco, G. (2022). La (mancata) tutela ambientale nel diritto concorsuale, tra discrezionalità legislativa e dubbi di legittimità costituzionale. QUADERNI DI RISTRUTTURAZIONI AZIENDALI(4), 28-51.
La (mancata) tutela ambientale nel diritto concorsuale, tra discrezionalità legislativa e dubbi di legittimità costituzionale
GIANNI CAPOBIANCO
2022-01-01
Abstract
La recente modifica dell’art.41, co.2 e 3, della Costituzione, nella parte in cui limita espressamente la libertà di iniziativa economica privata ove questa si svolga in modo da recare danno all’ambiente, nonché nella parte in cui attribuisce alla legge il compito di determinare programmi e controlli opportuni perché l’attività economica privata possa essere indirizzata e coordinata a fini sociali e ambientali, riaccende i riflettori sul problematico bilanciamento tra tutela dei diritti fondamentali e continuità produttiva dell’impresa, già oggetto di note pronunce della Corte costituzionale e della Corte Edu negli ultimi anni. In tale contesto si colloca la recente riforma organica delle procedure concorsuali che, altro da essere occasione per armonizzare il diritto della crisi alle suddette istanze, continua a trascurare del tutto la tutela dell’ambiente negli strumenti di risanamento dell’impresa in crisi esponendosi così, già prima della sua entrata in vigore, a dubbi di legittimità costituzionale.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/11365/1274036