Nel 1640 il fiorentino Antonio Malatesti pubblicò una raccolta di cento enigmi poetici in forma di sonetti. Uno di questi era dedicato al telescopio di Galileo, che apprezzò l’omaggio e lo ricambiò con un suo Enimma poetico (anch’esso un sonetto) di cui non fornì la soluzione. Non meraviglia, dunque, il fatto che, nel corso del tempo, studiose e studiosi l’abbiano cercata e continuino a cercarla. L’autore di questo articolo passa in rassegna le loro ipotesi e ne propone una nuova, la prima fondata su riscontri diretti tratti da testi galileiani.
Patota, G. (2024). L'Enimma in versi di Galileo. GALILAEANA, 21(1), 35-52 [10.57617/gal-17].
L'Enimma in versi di Galileo
Patota, Giuseppe
2024-01-01
Abstract
Nel 1640 il fiorentino Antonio Malatesti pubblicò una raccolta di cento enigmi poetici in forma di sonetti. Uno di questi era dedicato al telescopio di Galileo, che apprezzò l’omaggio e lo ricambiò con un suo Enimma poetico (anch’esso un sonetto) di cui non fornì la soluzione. Non meraviglia, dunque, il fatto che, nel corso del tempo, studiose e studiosi l’abbiano cercata e continuino a cercarla. L’autore di questo articolo passa in rassegna le loro ipotesi e ne propone una nuova, la prima fondata su riscontri diretti tratti da testi galileiani.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/11365/1269094