Il patrimonio culturale marino italiano ha per tradizione e storia un’imponente ricchezza di collezioni museali naturalistiche, con migliaia di reperti ossei e tassidermizzati di vertebrati marini, costruite in oltre due secoli di attività. I reperti museali rappresentano la conoscenza primaria ed unica della biodiversità organismica ed ecosistemica storica del Mediterraneo e costituiscono un ampio archivio di tessuti e dati scientifici potenzialmente sfruttabile grazie alle nuove tecnologie biomolecolari per comprendere pattern, processi e possibili cause della perdita di biodiversità, degrado degli ecosistemi e declino delle popolazioni. Con l’obiettivo di ricostruire le traiettorie evolutive ed ecologiche di specie e popolazioni di grandi predatori marini del Mediterraneo (cetacei ed elasmobranchi) abbiamo costituito un network di 25 collezioni osteologiche museali (universitarie e civiche) e private italiane, da cui abbiamo ottenuto oltre 500 campioni (fotografie geometriche e tessuti biologici di crani, rostri, mascelle, vertebre e denti) di individui storici di Delphinus delphis, Stenella coeruleoalba, Tursiops truncatus, Carcharodon carcharias, quattro specie di pesce sega dei generi Pristis e Anoxypristis, otto specie di cetacei mediterranei e la foca monaca (Monachus monachus). Il presente lavoro descrive i risultati, in termini di numero e di distribuzione, dei reperti di alcune specie di grandi predatori marini e mette in evidenza il valore storico, culturale e scientifico delle collezioni museali, in particolar modo per gruppi di organismi di particolare interesse conservazionistico.
Pasino, M., Cariani, A., Crobe, V., Iacovelli, M.V., Mazzini, A., Perlini, E.A., et al. (2023). Le collezioni museali naturalistiche come fondamentale risorsa nella ricerca scientifica: distribuzione spazio-temporale dei reperti di grandi vertebrati marini nei musei italiani. QUADERNI DEL MUSEO CIVICO DI STORIA NATURALE DI FERRARA, 11, 33-48.
Le collezioni museali naturalistiche come fondamentale risorsa nella ricerca scientifica: distribuzione spazio-temporale dei reperti di grandi vertebrati marini nei musei italiani
Cancelli F.;Benocci A.;Manganelli G.;Marsili L.;
2023-01-01
Abstract
Il patrimonio culturale marino italiano ha per tradizione e storia un’imponente ricchezza di collezioni museali naturalistiche, con migliaia di reperti ossei e tassidermizzati di vertebrati marini, costruite in oltre due secoli di attività. I reperti museali rappresentano la conoscenza primaria ed unica della biodiversità organismica ed ecosistemica storica del Mediterraneo e costituiscono un ampio archivio di tessuti e dati scientifici potenzialmente sfruttabile grazie alle nuove tecnologie biomolecolari per comprendere pattern, processi e possibili cause della perdita di biodiversità, degrado degli ecosistemi e declino delle popolazioni. Con l’obiettivo di ricostruire le traiettorie evolutive ed ecologiche di specie e popolazioni di grandi predatori marini del Mediterraneo (cetacei ed elasmobranchi) abbiamo costituito un network di 25 collezioni osteologiche museali (universitarie e civiche) e private italiane, da cui abbiamo ottenuto oltre 500 campioni (fotografie geometriche e tessuti biologici di crani, rostri, mascelle, vertebre e denti) di individui storici di Delphinus delphis, Stenella coeruleoalba, Tursiops truncatus, Carcharodon carcharias, quattro specie di pesce sega dei generi Pristis e Anoxypristis, otto specie di cetacei mediterranei e la foca monaca (Monachus monachus). Il presente lavoro descrive i risultati, in termini di numero e di distribuzione, dei reperti di alcune specie di grandi predatori marini e mette in evidenza il valore storico, culturale e scientifico delle collezioni museali, in particolar modo per gruppi di organismi di particolare interesse conservazionistico.File | Dimensione | Formato | |
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