Co-founder of the “Panic Movement” Fernando Arrabal created in 2005 a new cosmogony of his theatrical universe in a text, Pingüinas, that merges and mixes space and time, in an alchemic experiment that combines extracts from the works of Miguel de Cervantes with references that go beyond postmodernity. Hybridity and plurality, fiction and fantasy are all essential elements in the artistic vision of this playwright; in this essay, we aim to probe the theatrical modalities with which Arrabal translates, more than forty years after the “Panic Manifesto”, his universe, with the intention not only of studying the possible worlds he proposes through his art, but also trying to investigate the concept proposed by Bauman of “retrotopia”
Fernando Arrabal, co-fondatore del Movimento Panico, crea nel 2005 una nuova cosmogonia del suo universo teatrale in un testo, "Pingüinas", che fonde e mescola lo spazio e il tempo, in un esperimento alchemico che unisce estratti delle opere di Miguel de Cervantes a riferimenti che vanno oltre la postmodernità. Le protagoniste stesse, le Pinguine, sono delle eroine del futuro, donne che si muovono in un presente post-atomico, alla ricerca della libertà in sella a motociclette che le porteranno sulla Luna. Il Caos, ci ricorda Arrabal anche in questa occasione, è uno spazio-tempo creativo, non mortifero, ed è dalla sovrapposizione di piani diversi che il drammaturgo riesce, se non a trovare la pietra filosofale, a creare l’ennesima versione della sua surreale cosmogonia. Ibridismo e pluralità, finzione e fantasia sono tutti elementi essenziali nella visione artistica di questo drammaturgo; nel mio intervento mi propongo di sondare le modalità linguistiche teatrali con cui Arrabal traduce, a più di quarant’anni dal Manifesto Panico, il suo universo, nell’intento non solo di studiare i mondi possibili che presenta attraverso la sua arte, ma cercando anche di indagare, alla luce del testo teatrale, il concetto proposto da Bauman di “retrotopia”, che potremmo tradurre come quella “visione situata nel passato perduto/rubato/abbandonato ma non ancora morto, e non – come la sua progenitrice due volte rimossa [l’utopia] – legata al futuro non ancora nato, quindi inesistente”.
Bellomi, P. (2024). Cosmogonia arrabalesca: Pingüinas o la Creazione secondo Pan. BETWEEN, 14(27), 393-411 [10.13125/2039-6597/5832].
Cosmogonia arrabalesca: Pingüinas o la Creazione secondo Pan
Bellomi, Paola
2024-01-01
Abstract
Co-founder of the “Panic Movement” Fernando Arrabal created in 2005 a new cosmogony of his theatrical universe in a text, Pingüinas, that merges and mixes space and time, in an alchemic experiment that combines extracts from the works of Miguel de Cervantes with references that go beyond postmodernity. Hybridity and plurality, fiction and fantasy are all essential elements in the artistic vision of this playwright; in this essay, we aim to probe the theatrical modalities with which Arrabal translates, more than forty years after the “Panic Manifesto”, his universe, with the intention not only of studying the possible worlds he proposes through his art, but also trying to investigate the concept proposed by Bauman of “retrotopia”File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/11365/1264537