Cosa distingueva entità mitiche come Scilla e Cariddi dai mostri di quelle regioni che per gli antichi Greci e gli antichi Romani erano considerate esotiche? In cosa i terata e i monstra propriamente detti differivano da esseri come il manticora o il grifone? Questo contributo dimostra come l’uso di categorie come quella di “mostruoso”, di “ibrido” o di “fantastico” vengano troppo spesso utilizzate semplicisticamente dalla filologia classica, impedendo di ricostruire e comprendere le percezioni ‘vicine all’esperienza’ degli antichi.
Li Causi, P. (2013). Mostri propriamente detti e creature paradoxa: un tentativo di classificazione. In Monstra: costruzione e percezione delle entità ibride e mostruose nel Mediterraneo antico: secondo volume (L'Antichità Classica) (pp.53-67). Roma : Quasar.
Mostri propriamente detti e creature paradoxa: un tentativo di classificazione
Li Causi, Pietro
2013-01-01
Abstract
Cosa distingueva entità mitiche come Scilla e Cariddi dai mostri di quelle regioni che per gli antichi Greci e gli antichi Romani erano considerate esotiche? In cosa i terata e i monstra propriamente detti differivano da esseri come il manticora o il grifone? Questo contributo dimostra come l’uso di categorie come quella di “mostruoso”, di “ibrido” o di “fantastico” vengano troppo spesso utilizzate semplicisticamente dalla filologia classica, impedendo di ricostruire e comprendere le percezioni ‘vicine all’esperienza’ degli antichi.File | Dimensione | Formato | |
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