‘Disconnecting from my smartphone is a privilege I do not have’: Mobile connection and disconnection practices among migrants and asylum seekers in three migrant reception centres of Sicily

This article investigates online connection and disconnection practices among migrants and asylum seekers. It draws from an ethnography of three Sicilian reception centres that hosted migrants and asylum seekers between September and November 2020. We show how migrants, driven by different migratory motivations, enact different mobile connection and disconnection practices. We argue that these are characterised by the different affective meanings that migrants and asylum seekers attach to mobile connection and disconnection and by the different value they place on the public and private dimensions of their lives. By offering a multifaceted portrait of the mobile connection and disconnection practices of different categories of migrants, this article also contributes to: (1) media and migration studies, by showing that there are substantial differences in online connection practices and smartphone use between asylum seekers and migrants and (2) to disconnection studies, by highlighting the nuances that exist within disconnection practices among non-privileged social groups, such as migrants and asylum seekers. We show that they cannot afford to practise typically Western, urban and elitist forms of disconnection; however, they too are able to practise specific forms of disconnection, paradoxically afforded by staying connected. The article aims to contextualise and situate disconnection studies within different social, political, cultural and geographic contexts.

Questo articolo indaga le pratiche di connessione e disconnessione online tra i migranti e i richiedenti asilo. Si basa su un'etnografia di tre centri di accoglienza siciliani che hanno ospitato migranti e richiedenti asilo tra settembre e novembre 2020. Mostriamo come i migranti, spinti da diverse motivazioni migratorie, mettano in atto diverse pratiche di connessione e disconnessione mobile. Sosteniamo che queste sono caratterizzate dai diversi significati affettivi che i migranti e i richiedenti asilo attribuiscono alla connessione e alla disconnessione mobile e dal diverso valore che attribuiscono alla dimensione pubblica e privata della loro vita. Offrendo un ritratto sfaccettato delle pratiche di connessione e disconnessione mobile di diverse categorie di migranti, questo articolo contribuisce anche: (1) agli studi sui media e sulle migrazioni, mostrando che esistono differenze sostanziali nelle pratiche di connessione online e nell'uso degli smartphone tra richiedenti asilo e migranti e (2) agli studi sulla disconnessione, evidenziando le sfumature che esistono nelle pratiche di disconnessione tra i gruppi sociali non privilegiati, come i migranti e i richiedenti asilo. Mostriamo che non possono permettersi di praticare forme di disconnessione tipicamente occidentali, urbane ed elitarie; tuttavia, anch'essi sono in grado di praticare forme specifiche di disconnessione, paradossalmente permesse dal rimanere connessi. L'articolo si propone di contestualizzare e collocare gli studi sulla disconnessione all'interno di diversi contesti sociali, politici, culturali e geografici.