Nella prima età moderna, l’opera di conquista ed evangelizzazione intrapresa nel “nuovo mondo” da parte delle potenze coloniali, contribuì a creare in America Latina significativi centri culturali laici e religiosi e a fondare importanti Università e biblioteche. Uno di questi casi è proprio rappresentato dalla Biblioteca Pública Universitaria della Universidad Michoacana de San Nicolás de Hidalgo di Morelia che ad oggi, conserva e raccoglie un patrimonio di volumi antichi ricordo delle antiche collezioni provenienti da biblioteche istituite a partire dal XVI secolo. Il fondo antico della biblioteca ospita attualmente un patrimonio di volumi databili tra il XVI e il XIX secolo, confluiti al suo interno a seguito delle dispersioni e soppressioni delle biblioteche coloniali dei collegi e dei monasteri che erano stati fondati a partire dai primordi della conquista spagnola. Oltre agli stampati, la biblioteca dell’Università michoacana, conserva anche un fondo manoscritto inedito e fino ad oggi mai studiato che ha offerto la possibilità di osservare non solo aspetti storici e filologici ma di contribuire ad una riflessione più ampia sull’intera raccolta e sulla cultura libraria che ruotava intorno alle attività coloniali di conquista di questi nuovi territori di cui diplomatici laici e religiosi si fecero autori. In queste collezioni, infatti, sono presenti libri in lingue indigene o meglio preispaniche, strumenti che prepararono la base per una evangelizzazione con le popolazioni locali, insieme a testi provenienti dall’Europa con il preciso intento di contribuire alla educazione di una classe dirigente legata culturalmente a quella stessa Spagna dove i primi religiosi e diplomatici o per meglio dire religiosi-diplomatici si erano formati. Questi libri sono quindi testimoni di un quadro intellettuale che, soprattutto dopo l’indipendenza messicana, sarà raccolto e conservato in biblioteche pubbliche, universitarie e laiche, divenendo un simbolo fortemente identitario di una nascente nazione proiettata al futuro ma con radici culturali pienamente europee.
Magionami, L. (2024). Biblioteche e libri nello stato di Michoacán (Messico): istituzioni e personalità promotrici di raccolte librarie nel "nuovo mondo". LA BIBLIOFILIA, 125(1 (2023)), 117-130.
Biblioteche e libri nello stato di Michoacán (Messico): istituzioni e personalità promotrici di raccolte librarie nel "nuovo mondo"
Magionami, Leonardo
2024-01-01
Abstract
Nella prima età moderna, l’opera di conquista ed evangelizzazione intrapresa nel “nuovo mondo” da parte delle potenze coloniali, contribuì a creare in America Latina significativi centri culturali laici e religiosi e a fondare importanti Università e biblioteche. Uno di questi casi è proprio rappresentato dalla Biblioteca Pública Universitaria della Universidad Michoacana de San Nicolás de Hidalgo di Morelia che ad oggi, conserva e raccoglie un patrimonio di volumi antichi ricordo delle antiche collezioni provenienti da biblioteche istituite a partire dal XVI secolo. Il fondo antico della biblioteca ospita attualmente un patrimonio di volumi databili tra il XVI e il XIX secolo, confluiti al suo interno a seguito delle dispersioni e soppressioni delle biblioteche coloniali dei collegi e dei monasteri che erano stati fondati a partire dai primordi della conquista spagnola. Oltre agli stampati, la biblioteca dell’Università michoacana, conserva anche un fondo manoscritto inedito e fino ad oggi mai studiato che ha offerto la possibilità di osservare non solo aspetti storici e filologici ma di contribuire ad una riflessione più ampia sull’intera raccolta e sulla cultura libraria che ruotava intorno alle attività coloniali di conquista di questi nuovi territori di cui diplomatici laici e religiosi si fecero autori. In queste collezioni, infatti, sono presenti libri in lingue indigene o meglio preispaniche, strumenti che prepararono la base per una evangelizzazione con le popolazioni locali, insieme a testi provenienti dall’Europa con il preciso intento di contribuire alla educazione di una classe dirigente legata culturalmente a quella stessa Spagna dove i primi religiosi e diplomatici o per meglio dire religiosi-diplomatici si erano formati. Questi libri sono quindi testimoni di un quadro intellettuale che, soprattutto dopo l’indipendenza messicana, sarà raccolto e conservato in biblioteche pubbliche, universitarie e laiche, divenendo un simbolo fortemente identitario di una nascente nazione proiettata al futuro ma con radici culturali pienamente europee.File | Dimensione | Formato | |
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