Robert Schiller raccoglie le narrazioni più potenti osservate empiricamente nella storia. Quelle che chiama le “narrazioni perenni”. Tra le narrazioni esaminate, quella della corsa agli sportelli è molto potente, tra le più potenti osservate. Una narrazione si diffonde come un virus in un evento pandemico. La narrazione della corsa agli sportelli è chiaramente basata sulla paura di un evento con probabilità talmente bassa da poter essere trascurata. Liquidità e solvibilità delle banche, sono intimamente connesse e in questo contesto narrativo si generano eventi dove la non trasparenza diventa un elemento di sopravvivenza. Il mercato però per creare liquidità ha bisogno di trasparenza. A chi si occupa di banca da tanto tempo, sia dal punto di vista giuridico sia dal punto di vista tecnico – se vogliamo senz’altro agli allievi di Franco Belli – è parso subito scellerato l’approccio “Bail-in”. È il “Bail-out” l’approccio biologico coerente con l’impatto comportamentale della narrazione sulle banche. E, quando la narrazione si diffonde, è inevitabile. Le banche sistemiche costringono ad interventi eccezionali. Ma le banche non sistemiche, si narrava, quelle piccole, possono, attraverso il salvataggio interno, affrontare in modo trasparente la crisi. Anche questo si è rivelato un errore. Le banche sono “troppo banche” per fallire. Hanno dunque bisogno di regole ferree, soffocanti, che possono comprometterne la redditività di lungo termine. O di un cambiamento del modello di business, che tenda a renderle meno “banche”. Le fine dell’alchimia bancaria, direbbe Mervin King.
Bertelli, R. (2024). Too bank to fail …riflessioni sulle crisi bancarie. DIRITTO DELLA BANCA E DEL MERCATO FINANZIARIO, 38(1), 103-118.
Too bank to fail …riflessioni sulle crisi bancarie
Ruggero Bertelli
2024-01-01
Abstract
Robert Schiller raccoglie le narrazioni più potenti osservate empiricamente nella storia. Quelle che chiama le “narrazioni perenni”. Tra le narrazioni esaminate, quella della corsa agli sportelli è molto potente, tra le più potenti osservate. Una narrazione si diffonde come un virus in un evento pandemico. La narrazione della corsa agli sportelli è chiaramente basata sulla paura di un evento con probabilità talmente bassa da poter essere trascurata. Liquidità e solvibilità delle banche, sono intimamente connesse e in questo contesto narrativo si generano eventi dove la non trasparenza diventa un elemento di sopravvivenza. Il mercato però per creare liquidità ha bisogno di trasparenza. A chi si occupa di banca da tanto tempo, sia dal punto di vista giuridico sia dal punto di vista tecnico – se vogliamo senz’altro agli allievi di Franco Belli – è parso subito scellerato l’approccio “Bail-in”. È il “Bail-out” l’approccio biologico coerente con l’impatto comportamentale della narrazione sulle banche. E, quando la narrazione si diffonde, è inevitabile. Le banche sistemiche costringono ad interventi eccezionali. Ma le banche non sistemiche, si narrava, quelle piccole, possono, attraverso il salvataggio interno, affrontare in modo trasparente la crisi. Anche questo si è rivelato un errore. Le banche sono “troppo banche” per fallire. Hanno dunque bisogno di regole ferree, soffocanti, che possono comprometterne la redditività di lungo termine. O di un cambiamento del modello di business, che tenda a renderle meno “banche”. Le fine dell’alchimia bancaria, direbbe Mervin King.File | Dimensione | Formato | |
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