Scuola e costituzione in Italia. Una lettura nella prospettiva del “costituzionalismo trasformatore"

Multiple indicators demonstrate the difficulties of the Italian educational system in comparison to other developed countries: social and territorial inequalities, significant school dropout, limited access to higher and university education. This situation, rooted in the history, persists, although since 1948 Italy has a "transformative" constitution, i.e. a constitution aimed at transforming society through law, in the direction of substantive equality and social justice. The article, after analyzing the right to education as a social right, questions what did not work in the Italian legal system, starting from the intrinsic weakness in the way the Constituent Assembly dealt with the right to education. Examining the constituent phase, the text of the constitution and its implementation it will be argued that the transformative force of the constituent moment was emptied from the beginning, paving the way for continuity with the elitist vision of education typical of the Italian liberal State. This situation has never been fully overcome, despite an evolution over the decades in living constitutional law. In the conclusion, the article proposes to enhance the written constitution by the way of an evolutive interpretation according to the fundamental constitutional principles, also in light of the developments of the category of "transformative constitutionalism", as developed by the doctrine and judges in the Global South.

Molteplici indicatori testimoniano le difficoltà del sistema scolastico italiano in comparazione agli altri paesi sviluppati: sperequazioni sociali e territoriali, significativa dispersione scolastica, limitato accesso all’istruzione superiore e universitaria. Questa situazione, radicata nell’epoca preunitaria e nel Regno d’Italia, permane, benché l’Italia repubblicana si sia dotata di una costituzione “trasformatrice”, ovvero finalizzata a trasformare la società attraverso il diritto, nella direzione dell’eguaglianza sostanziale e della giustizia sociale. L’articolo, dopo aver analizzato il diritto all’istruzione come diritto sociale, si interroga su ciò che non ha funzionato nell’ordinamento italiano, a partire dalla debolezza intrinseca nel modo con cui la questione dell’istruzione è stata affrontata dalla classe dirigente repubblicana, inclusi i Costituenti. Esaminando la fase costituente, il testo della costituzione e la sua attuazione si sosterrà che la forza trasformatrice del momento costituente è stata svuotata fin dall’inizio, aprendo la strada alla continuità con la visione elitaria dell’istruzione propria dello Stato liberale italiano. Tale situazione non è stata mai pienamente superata, nonostante una serie di sviluppi del diritto costituzionale vivente. Nella conclusione, l’articolo propone di valorizzare il testo costituzionale in via interpretativa, rileggendolo anche alla luce degli sviluppi della categoria del “costituzionalismo trasformatore”, per come sviluppata dalla dottrina e dai giudici nel Global South.