Il presente contributo si propone di indagare il ruolo che Marco Aurelio e Giuliano, nel loro status assolutamente eccezionale di filosofiretori, imperatori e pontifices maximi, assumono nelle speculazioni teoriche sulla preghiera agli dèi che si intensificano a partire dall'epoca della Seconda Sofistica. Si dimostra, da un lato, come la lezione stilistica offerta dall’inno aristideo abbia esercitato un consistente influsso sulle opere di entrambi i principes; e, dall’altra, come sia possibile stabilire una filiazione diretta fra la concezione stoica della preghiera come ‘esercizio spirituale’ e alcuni spunti offerti dalle Meditazioni dell’imperatore antonino. Più libero e ‘fluido’ per contro, appare l’atteggiamento di Giuliano nell’interpretare la nozione neoplatonica di euchē filosofica e teurgica.
DE VITA, M.C. (2021). Between Rhetoric, Philosophy and Theurgy (?): The Philosopher-Emperor at Prayer. KOINONIA, 45, 245-278.
Between Rhetoric, Philosophy and Theurgy (?): The Philosopher-Emperor at Prayer
De Vita Maria Carmen
2021-01-01
Abstract
Il presente contributo si propone di indagare il ruolo che Marco Aurelio e Giuliano, nel loro status assolutamente eccezionale di filosofiretori, imperatori e pontifices maximi, assumono nelle speculazioni teoriche sulla preghiera agli dèi che si intensificano a partire dall'epoca della Seconda Sofistica. Si dimostra, da un lato, come la lezione stilistica offerta dall’inno aristideo abbia esercitato un consistente influsso sulle opere di entrambi i principes; e, dall’altra, come sia possibile stabilire una filiazione diretta fra la concezione stoica della preghiera come ‘esercizio spirituale’ e alcuni spunti offerti dalle Meditazioni dell’imperatore antonino. Più libero e ‘fluido’ per contro, appare l’atteggiamento di Giuliano nell’interpretare la nozione neoplatonica di euchē filosofica e teurgica.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.
https://hdl.handle.net/11365/1256155
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