I confini spazio-temporali del lavoro alla prova della digitalizzazione: potenzialità e rischi del modello "anytime, anywhere, any device"

The technological transformation has been proving for years to be the reason for multiple changes in the way working activities are carried out, to the extent of generating repercussions on the spatial-temporal dimension of work. The increasing integration of digital devices in productive and organisational labour models has resulted in a “deconstruction” of the traditional subordinate framework, displacing working activities outside the enterprise and the usual temporal indicators thanks to the spread of fully digitised work modes and workplaces: with this contribution, the author intends to reflect on the possible repercussions that the rise of new work realities, such as the digital workplace and the metaverse, may have on the workers' personal sphere.

Il processo di trasformazione tecnologica continua a dimostrarsi motivo di molteplici cambiamenti per lo svolgimento delle attività lavorative, generando ricadute sulla dimensione spazio-temporale del lavoro. La crescente integrazione degli strumenti digitali nelle dinamiche produttive e organizzative ha comportato una “destrutturazione” del modello tradizionale del lavoro subordinato, spostando la prestazione lavorativa fuori dall’impresa e svincolandosi dai consueti parametri temporali grazie alla diffusione di modalità e luoghi di lavoro interamente digitalizzati: con questo contributo l'autore intende riflettere sulle possibili ripercussioni che l'affermazione di nuove realtà lavorative, quali il digital workplace e il metaverso, può esercitare sulla sfera personale dei lavoratori.