Realtà e narrazione della remissione della scomunica duecentesca nella memoria delle città ghibelline di Toscana: Siena fra XII e XIII secolo

In the experience of the Ghibelline cities in Tuscany, the most important aspects of the excommunications to which they were subjected in the context of the political conflict in the early 13th century are the forms in which their remission was celebrated and commemorated. This memory, reworked for centuries in chronicles or hagiographic texts, left a deep mark on the perception of the past and the collective identity of these communities. Focusing attention on Siena and on the hagiographic dossier concerning Blessed Ambrogio Sansedoni, some observations are offered on the effects produced by this memory in the elaboration of the collective identity of the urban community.

Nell’esperienza delle città della Toscana comunale protagoniste sul fronte ghibellino del conflitto politico del primo Duecento, più che l’esperienza delle censure ecclesiastiche, largamente utilizzate nel quadro di tale scontro, ad assumere un ruolo rilevantissimo sono piuttosto le forme spettacolari in cui venne celebrata la loro remissione e la commemorazione di tali momenti ri-fondativi. Tale memoria, rielaborata per secoli in narrazioni cronistiche o agiografiche, segnò profondamente la percezione del passato e l’identità collettiva di quelle comunità. Focalizzando l’attenzione sul caso senese e sul dossier costituito dalle scritture agiografiche relative al beato Ambrogio Sansedoni, si propongono alcune osservazioni sulla perdurante efficacia che la ri-semantizzazione di tali narrazioni ebbe, sul lungo periodo, nella formazione della coscienza collettiva di queste comunità urbane.