Obiettivi: lo studio si configura come un’analisi esplorativa volta a comprendere quali fattori incidano sui processi decisionali dei professionisti legali con funzione giudicante, e se vi sia necessità di elaborare dei dispositivi formativi volti a valorizzare la riflessività. Metodologia: l’articolo sostenuto dal framework teorico-concettuale dell’intersezionalità e dell’apprendimento trasformativo sviluppa, mediante un approccio qualitativo ermeneutico pedagogico, nonché di analisi giuridico-normativa, un ambito di ricerca particolarmente attento all’evoluzione delle epistemologie professionali. Risultati: ponendo l’attenzione sulle modalità di costruzione del pensiero, dalla ricerca emergono i rischi connessi alla presenza di giudizi intuitivi, bias e distorsioni cognitive, con riferimento specifico a chi assume responsabilità giudicanti. Limiti e implicazioni: la mancanza di una solida base di letteratura di riferimento italiana e la difficile comparazione con la letteratura internazionale, per la diversità dei sistemi giudicanti internazionali, in particolare quelli di matrice anglosassone, non hanno consentito confronti con lavori analoghi. Originalità: l’oscillazione tra forme di razionalità tecnica e forme di razionalità riflessiva, di fronte ai possibili dilemmi disorientanti insiti nella professione, diviene motivo critico per l’individuazione di una nuova prospettiva formativa a supporto dei professionisti legali, con l’obiettivo di implementare un modello di intervento basato sulla valorizzazione della riflessività
Fabbri, L., Mura, M. (2022). Le professioni giuridiche tra razionalità tecnica e razionalità riflessiva: il caso della magistratura. PROFESSIONALITÀ STUDI, 2 (2022), 18-38.
Le professioni giuridiche tra razionalità tecnica e razionalità riflessiva: il caso della magistratura
Fabbri, Loretta
;Mura, Marina
2022-01-01
Abstract
Obiettivi: lo studio si configura come un’analisi esplorativa volta a comprendere quali fattori incidano sui processi decisionali dei professionisti legali con funzione giudicante, e se vi sia necessità di elaborare dei dispositivi formativi volti a valorizzare la riflessività. Metodologia: l’articolo sostenuto dal framework teorico-concettuale dell’intersezionalità e dell’apprendimento trasformativo sviluppa, mediante un approccio qualitativo ermeneutico pedagogico, nonché di analisi giuridico-normativa, un ambito di ricerca particolarmente attento all’evoluzione delle epistemologie professionali. Risultati: ponendo l’attenzione sulle modalità di costruzione del pensiero, dalla ricerca emergono i rischi connessi alla presenza di giudizi intuitivi, bias e distorsioni cognitive, con riferimento specifico a chi assume responsabilità giudicanti. Limiti e implicazioni: la mancanza di una solida base di letteratura di riferimento italiana e la difficile comparazione con la letteratura internazionale, per la diversità dei sistemi giudicanti internazionali, in particolare quelli di matrice anglosassone, non hanno consentito confronti con lavori analoghi. Originalità: l’oscillazione tra forme di razionalità tecnica e forme di razionalità riflessiva, di fronte ai possibili dilemmi disorientanti insiti nella professione, diviene motivo critico per l’individuazione di una nuova prospettiva formativa a supporto dei professionisti legali, con l’obiettivo di implementare un modello di intervento basato sulla valorizzazione della riflessivitàFile | Dimensione | Formato | |
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