I nuovi obblighi procedurali per le imprese che delocalizzano: il punto debole restano le sanzioni

The essay critically analyzes the provisions of the 2022 Budget Law (art. 1, paragraphs 224-237, Law no. 234/21) aimed at guaranteeing production and employment continuity in the event of company closure with permanent cessation of activity (so called anti-relocation law). The analysis reveals the weakness of the new norms, whose sanctioning apparatus is devoid of deterrent efficacy (despite its tightening by Law Decree no. 144/22) and does not affect the unquestionability of the reasons for the collective dismissals, even when they are inspired by purely speculative purposes.

Il contributo analizza criticamente le disposizioni della legge di bilancio 2022 (art. 1, commi 224237, l. n. 234/21) finalizzate a garantire la continuità produttiva e occupazionale in caso di chiusura di azienda con cessazione definitiva dell’attività (cd. norme «anti-delocalizzazioni»). L’analisi fa emergere la debolezza dell’impianto normativo, il cui apparato sanzionatorio (anche dopo le modifiche operate con il cd. decreto Aiuti-ter) è privo di efficacia deterrente e non intacca il principio dell’insindacabilità delle scelte imprenditoriali poste a base dei licenziamenti collettivi, anche quando sono ispirate da fini meramente speculativi.