Balbuziente, guercia, storpia, senza mani e dilavata nel colore: ecco come appare la cosiddetta femmina balba nel sonno di Dante. Un essere orribile e ripugnante che però, nel corso del sogno narrato nel canto XIX del Purgatorio, subisce una straordinaria, incredibile metamorfosi: la nuova, bellissima immagine di donna inizia un canto di seduzione in cui si dichiara colma di piacere, tanto da saper appagare chiunque, una dolce sirena che ha tentato Ulisse nel suo viaggio. Anche questa è una delle figure femminili del Purgatorio, e non certo la meno significativa: ‘falsa immagine di bene’ creata dagli occhi desideranti del pellegrino. Da ripensare tenendo sullo sfondo la lunga riflessione sull’amore dei canti precedenti; da porre in relazione con la tradizione misogina, nei suoi rapporti con la letteratura medica e con la letteratura mistica, la femmina balba / dolce sirena è emblematica della natura perturbante del femminile, della doppiezza e ambiguità che è rintracciabile nella rappresentazione di molte altre donne della cantica.
Tonelli, N. (2021). Dolce sirena e femmina balba: figure femminili nel Purgatorio. CAHIERS D'ÉTUDES ITALIENNES, 2021(33) [10.4000/cei.9760].
Dolce sirena e femmina balba: figure femminili nel Purgatorio
Tonelli, Natascia
2021-01-01
Abstract
Balbuziente, guercia, storpia, senza mani e dilavata nel colore: ecco come appare la cosiddetta femmina balba nel sonno di Dante. Un essere orribile e ripugnante che però, nel corso del sogno narrato nel canto XIX del Purgatorio, subisce una straordinaria, incredibile metamorfosi: la nuova, bellissima immagine di donna inizia un canto di seduzione in cui si dichiara colma di piacere, tanto da saper appagare chiunque, una dolce sirena che ha tentato Ulisse nel suo viaggio. Anche questa è una delle figure femminili del Purgatorio, e non certo la meno significativa: ‘falsa immagine di bene’ creata dagli occhi desideranti del pellegrino. Da ripensare tenendo sullo sfondo la lunga riflessione sull’amore dei canti precedenti; da porre in relazione con la tradizione misogina, nei suoi rapporti con la letteratura medica e con la letteratura mistica, la femmina balba / dolce sirena è emblematica della natura perturbante del femminile, della doppiezza e ambiguità che è rintracciabile nella rappresentazione di molte altre donne della cantica.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.
https://hdl.handle.net/11365/1224994