Al di là dell’insegnamento come controllo: la scuola come comunità intellettuale, morale e di azione democratica

Starting from a recent political debate, concerned with the relationship between schools, bullying and possible educational strategies that are to combat this phenomenon, the contribution promotes the idea of a school understood as an intellectual, moral, and action-based community where the various members (primarily students, teachers and school leaders) support the development of the a single individual involved in order to uplift the social quality of the community itself. From this perspective, the care that schools put into training - and/or "sanctioning" - future citizens appear to be an indicator of the tenor of democracy in our country, and allows us to reflect both on the role and function of school and teachers as well as on the centrality of teaching being a place "of possibility" and not of punishment.

A partire da un recente dibattito politico che ha riguardato il rapporto tra scuola, bullismo e possibili strategie educative di contrasto a tale fenomeno, il contributo promuove l’idea di una scuola intesa come comunità intellettuale, morale e di azione dove i diversi membri (in primis gli studenti, gli insegnanti e i dirigenti) sostengono lo sviluppo delle singole individualità coinvolte per espandere la qualità sociale della comunità stessa. In questa prospettiva, la cura che la scuola mette nel formare - e/o “sanziona-re” - i propri futuri cittadini appare essere un indicatore del tenore stesso della democrazia del nostro paese, e permette di riflettere tanto sul ruolo e la funzione della scuola e degli insegnanti quanto sulla centralità dell’insegnamento come luogo “della possibilità” e non della punizione.