Storie di donne, storia di una città: la produzione novellistica di Bernardo Lapini

Il contributo propone di rileggere l’intera produzione letteraria di Bernardo Lapini come la testimonianza della sua peculiare ‘arte politica’, tesa non tanto o non solo a promuovere una determinata pars nel delicatissimo scacchiere cittadino ma anche a garantire l’affidabilità della sua città, Siena, nel più ampio panorama dei fragilissimi e mutevoli equilibri peninsulari. L’analisi delle opere iliciniane, a partire dal commento ai Trionfi sino all’inedito sequel della Novella di Angelica Montanini, intende metterne in luce la spiccata funzione civico-diplomatica e, allo stesso tempo, dimostrare l’originale strategia adottata dal Lapini rispetto ad altri autori toscani di spicciolate, che non comporta la denigrazione dell’avversario politico bensì l’esaltazione delle doti muliebri delle donne senesi, specchio virtuoso di un’intera società.