Dopo aver inquadrato la questione dell’uso formativo della voce nella pratica filmica di Alice Rohrwacher, il saggio si concentra sui lungometraggi di finzione della cineasta. Da un lato, a proposito di "Le meraviglie" (2014) e di "Lazzaro felice" (2018), inscrive singole produzioni vocali e altre peculiari emissioni sonore che punteggiano i due film nel quadro definito da un uso trasformativo del suono, da più ampie dinamiche di trasfigurazione audiovisiva della realtà, dal rigore della composizione; dall’altro, lungo le linee di una prospettiva teorica e analitica differente, il saggio legge "Corpo celeste" (2011) come un film in cui agiscono due diverse idee della voce.
Venzi, L. (2022). Di voci (e d'altro) nel cinema di Alice Rohrwacher. FATA MORGANA, 15(47), 159-173.
Di voci (e d'altro) nel cinema di Alice Rohrwacher
Venzi, Luca
2022-01-01
Abstract
Dopo aver inquadrato la questione dell’uso formativo della voce nella pratica filmica di Alice Rohrwacher, il saggio si concentra sui lungometraggi di finzione della cineasta. Da un lato, a proposito di "Le meraviglie" (2014) e di "Lazzaro felice" (2018), inscrive singole produzioni vocali e altre peculiari emissioni sonore che punteggiano i due film nel quadro definito da un uso trasformativo del suono, da più ampie dinamiche di trasfigurazione audiovisiva della realtà, dal rigore della composizione; dall’altro, lungo le linee di una prospettiva teorica e analitica differente, il saggio legge "Corpo celeste" (2011) come un film in cui agiscono due diverse idee della voce.File | Dimensione | Formato | |
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