Spostando il punto di vista: perché un libro sul Barbaricum scritto da un autore italiano?

La mia decisione di affrontare la scrittura di un volume che tenta di ricondurre in un’unica sede e narrazione le vicende socio-economiche e insediative degli sconfinati territori esterni al Limes e di osservarne la fluidità delle evoluzioni, ha trovato soprattutto motivazione nella necessità di fornire uno strumento didattico agli studenti del corso di Archeologia dell’Alto Medio Evo della laurea magistrale in Archeologia dell’Università di Siena. Da un quindicennio, infatti, svolgo le 56 ore istituzionali su questo argomento, per non rischiare di replicare lezioni di Archeologia Medievale già tenute nel triennio e ampliando gli orizzonti progressivamente: nei primi anni da confronti con le vicende italiane ad approfondimenti sempre più puntuali solo sul Barbaricum.