A partire da una sequenza contenuta in Vivre sa vie (1962) di J.-L. Godard, il saggio discute l'immagine filmica analogica quale esemplare luogo di mediazione tra l'alterità del sensibile e il farsi di un progetto formativo.
Venzi, L. (2008). La passante di Godard e l’esperienza della vie toute seule. FATA MORGANA, 4, 157-162.
La passante di Godard e l’esperienza della vie toute seule
Venzi Luca
2008-01-01
Abstract
A partire da una sequenza contenuta in Vivre sa vie (1962) di J.-L. Godard, il saggio discute l'immagine filmica analogica quale esemplare luogo di mediazione tra l'alterità del sensibile e il farsi di un progetto formativo.File in questo prodotto:
Non ci sono file associati a questo prodotto.
I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.
Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento:
https://hdl.handle.net/11365/12113
Attenzione
Attenzione! I dati visualizzati non sono stati sottoposti a validazione da parte dell'ateneo