Frequenza ed effetti dell'infezione de SARS-CoV-2 in pazienti oncologici

Le persone con cancro corrono un rischio maggiore di sviluppare complicanze da COVID-19, sia a causa dell’infezione stessa che secondariamente a ritardi terapeutici. Inoltre, in letteratura non esistono linee guida univoche sulla gestione del trattamento chemioterapico nei pazienti oncologici. Lo scopo di questo lavoro è quello di analizzare l’esperienza del nostro Dipartimento per mostrare la gestione adottata per i trattamenti oncologici e le conseguenze dell’infezione osservate. Nel periodo da giugno 2020 a marzo 2021 è stato eseguito un tampone molecolare di screening a tutti i pazienti in trattamento oncologico presso il Dipartimento di Oncologia Medica di Grosseto prima dell’esecuzione di ogni trattamento terapeutico. Da marzo 2021 è stato inoltre organizzato un percorso speciale per i pazienti COVID19 per cercare di ridurre i ritardi di trattamento e garantire la terapia oncologica. Dei 160 pazienti in trattamento attivo inclusi nello studio, 24 (15%) sono risultati positivi al tampone molecolare per la ricerca di SARS-CoV-2. Di questi, 2 (8,33%) sono stati ricoverati presso il Dipartimento di Malattie Infettive. Nessun paziente con COVID-19 è deceduto. Al fine di consentire la prosecuzione della terapia oncologica nei pazienti affetti da COVID-19, 4 (16,67%) dei pazienti risultati positivi al tampone molecolare sono stati sottoposti a trattamento oncologico. Nessuno di loro ha sviluppato una maggiore tossicità dal trattamento per il tumore. I nostri risultati, sebbene con un campione limitato, non rilevano un aumento della mortalità o morbilità nei pazienti oncologici, inoltre non vi è stato un aumento della mortalità nei pazienti COVID-19 che hanno ricevuto terapia sistemica. Riteniamo che le informazioni fornite in questo studio potranno contribuire a una migliore comprensione degli effetti del SARS-CoV-2 nei pazienti con cancro.