Antichità e altre galanterie diverse. Giovan Girolamo Carli collezionista erudito

The intellectual career of Giovan Girolamo Carli (Siena, 1719-1786) represents an emblematic case of 18th-century erudition, though one that was also entirely original. After early teaching posts in Colle di Val d’Elsa and later Gubbio, Carli, during a brief return to his native parts, compiled a compendium of Sienese art that would play an important part in the reappraisal of the Middle Ages which was entrusted to the more mature pen of Guglielmo Della Valle by way of his friend Giuseppe Ciaccheri. Carli subsequently obtained the prestigious post of secretary of the Royal Academy of Sciences, Letters and Arts in Mantua, during which time, stimulated by contacts with leading intellectuals, he had the opportunity of visiting archaeological excavations in the local area and creating the Galleria di Marmi Antichi, which remained substantially unaltered until 1915. The present essay retraces the inventory of Carli’s private collection taken from the manuscript conserved at the Biblioteca Comunale degli Intronati in Siena in various drafts, datable to 1782 and accompanied by a detailed estimate of value in view of a possible sale, although it is more likely that the collection was in fact dispersed. A Catalogo delle mie antichità, e altre galanterie diverse, documenting Carli’s antiquarian passion for accumulating objects and ornaments of various kind (natural products, mirabilia, Etruscan and Roman artefacts, engravings, paintings, carved gems and medals) and giving us an idea of the original display, based on aesthetic and typological criteria. What emerges is his tireless devotion to the work of classification, an expression of his heartfelt responsibility for an ideal inheritance to be transmitted – in a spirit of enlightenment, though already with a touch of romanticism – to future generations.

Il percorso intellettuale di Giovan Girolamo Carli (Siena, 1719-1786) rappresenta un caso emblematico di erudizione settecentesca, pur con tratti assolutamente originali: dopo gli incarichi di docenza a Colle di Val d’Elsa e a Gubbio, Carli, durante il breve rientro in patria, abbozza un compendio sull’arte senese che tanta parte avrà nella rivalutazione del Medioevo affidata alla più matura penna di Guglielmo Della Valle per tramite dell’amico Giuseppe Ciaccheri. Carli ottiene quindi il prestigioso incarico di Segretario dell’Accademia teresiana di Mantova, in occasione del quale, stimolato dai contatti coi maggiori intellettuali del tempo, ha l’opportunità di visitare gli scavi archeologici del territorio e realizzare la Galleria di Marmi Antichi, rimasta per lo più inalterata fino al 1915. Il testo ripercorre l’inventario della raccolta privata di Carli tratto dal manoscritto conservato presso la Biblioteca Comunale degli Intronati di Siena in più redazioni, databile al 1782 e corredato da una stima dettagliata in vista di una possibile alienazione, quando, più probabilmente, la collezione è andata piuttosto dispersa. Un Catalogo delle Antichità, e altre Galanterie diverse che documenta la passione antiquaria di Carli nell’accumulo di minutaglie di diverso genere (dai prodotti naturali ai mirabilia, dai reperti etruschi e romani alle incisioni, dai dipinti alla glittica e alle medaglie) e che restituisce la suggestione dell’allestimento originale, basato su criteri estetici e tipologici. Ne emerge infine un’infaticabile dedizione tassonomica che tradisce l’accorata responsabilità di un’eredità ideale da trasmettere, in chiave illuministica ma con accenti già romantici, ai propri posteri.