Nonostante la gravità dell’evento pandemico causato dal coronavirus (SARS-CoV-2), fin dalle prime pagine del volume Nella fine è l’inizio si intuisce che il proposito degli autori non si limita a descriverne gli effetti più dirompenti per la vita individuale e sociale ma intende utilizzare la crisi innescata dalla pandemia come importante occasione di riflessione collettiva. Se l’epoca della tarda modernità mostra da tempo la presenza di gravi sfide per la sorte degli esseri umani, la crisi provocata dal coronavirus rappresenta l’acme, la frattura, un punto di non ritorno che indica il segno tangibile e inequivocabile di un mutamento non più rinviabile (sul punto si veda anche Santambrogio 2020). Tanto la società nella quale abbiamo vissuto fino al mese di Febbraio 2020 si era mostrata individualista e irta di rischi tanto la società in cui ci siamo ritrovati dopo nemmeno un mese, nel Marzo 2020, ha offerto, accanto allo sgomento per la situazione, segnali utili a evidenziare – in modo più straordinario che ordinario –, forme di agire che rivelavano aneliti di volontà di ripresa della vita collettiva.

Bianchi, F. (2021). Nella fine è l’inizio. In che mondo vivremo, di Chiara Giaccardi, Mauro Magatti. CAMBIO, 10(20), 189-192 [10.13128/cambio-10773].

Nella fine è l’inizio. In che mondo vivremo, di Chiara Giaccardi, Mauro Magatti

Francesca Bianchi
2021-01-01

Abstract

Nonostante la gravità dell’evento pandemico causato dal coronavirus (SARS-CoV-2), fin dalle prime pagine del volume Nella fine è l’inizio si intuisce che il proposito degli autori non si limita a descriverne gli effetti più dirompenti per la vita individuale e sociale ma intende utilizzare la crisi innescata dalla pandemia come importante occasione di riflessione collettiva. Se l’epoca della tarda modernità mostra da tempo la presenza di gravi sfide per la sorte degli esseri umani, la crisi provocata dal coronavirus rappresenta l’acme, la frattura, un punto di non ritorno che indica il segno tangibile e inequivocabile di un mutamento non più rinviabile (sul punto si veda anche Santambrogio 2020). Tanto la società nella quale abbiamo vissuto fino al mese di Febbraio 2020 si era mostrata individualista e irta di rischi tanto la società in cui ci siamo ritrovati dopo nemmeno un mese, nel Marzo 2020, ha offerto, accanto allo sgomento per la situazione, segnali utili a evidenziare – in modo più straordinario che ordinario –, forme di agire che rivelavano aneliti di volontà di ripresa della vita collettiva.
2021
Bianchi, F. (2021). Nella fine è l’inizio. In che mondo vivremo, di Chiara Giaccardi, Mauro Magatti. CAMBIO, 10(20), 189-192 [10.13128/cambio-10773].
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11365/1147532